Rd Congo, sei arresti per la profanazione del mausoleo di Lumumba

di claudia
lumumba

Sei persone sono state arrestate in relazione alla profanazione del mausoleo dell’eroe nazionale congolese, Patrice-Emery Lumumba. Altre due persone sono ricercate. Lo ha annunciato il vice primo ministro dell’Interno e della Sicurezza, Jacquemain Shabani, dopo un incontro con il ministro della Cultura, delle Arti e del Patrimonio e con funzionari dei servizi di sicurezza della Repubblica Democratica del Congo.

“Possiamo informare l’opinione pubblica che allo stato attuale delle indagini sei persone sono detenute e altre due sono ricercate, saranno presto arrestate. Ci siamo preoccupati della sicurezza e della manutenzione del sito, abbiamo preso accordi con i vari servizi affinché ciò avvenisse. Siamo in grado di assicurare all’opinione nazionale e internazionale che la reliquia è stata messa al sicuro ed è protetta”, ha dichiarato Jacquemain Shabani. La reliquia è un dente, unico resto del defunto primo ministro, prelevata dall’agente belga che fece scomparire il cadavere di Lumumba e di due suoi fedeli, Maurice Mpolo e Joseph Okito, sciogliendoli nell’acido. Lumumba fu giustiziato il 17 gennaio 1961 dai separatisti katangesi con l’appoggio di mercenari belgi.

Martedì 19 novembre è stato profanato il mausoleo dell’eroe nazionale Patrice-Emery Lumumba, che sorge in Place de l’Echangeur a Limete, a Kinshasa. Patrice Lumumba, assassinato 63 anni fa, entrò nella leggenda il 30 giugno 1960, giorno della proclamazione dell’indipendenza dell’ex Congo Belga, pronunciando un discorso molto forte contro il razzismo dei coloni.

Nel settembre successivo, il capo del primo governo del Congo indipendente fu rovesciato, poi giustiziato nel gennaio 1961 con due fratelli d’armi, Maurice Mpolo e Joseph Okito, dai separatisti della regione del Katanga (sud) con l’appoggio di mercenari belgi. Aveva 35 anni.

Il suo corpo, sciolto nell’acido, non era mai stato ritrovato. Ci sono voluti decenni per scoprire che i resti umani erano stati conservati in Belgio, quando un agente di polizia belga che ha partecipato alla scomparsa se ne è vantato con i media. Questo agente di polizia aveva in mano un dente che la giustizia belga gli aveva sequestrato nel 2016.

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