Rd Congo si spara all’aeroporto. Il clima si fa teso

di Enrico Casale
Congo in rivolta contro Kabila. Quaranta decapitati nel Kasai

di Nancy Matumona
Kinshasa (Rd Congo)

Colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti questa mattina all’aeroporto di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Raffiche brevi. Ma continue. Poi il silenzio. Difficile dire chi ha sparato.

La cosa certa, però, è che, da giorni, nella capitale congolese sta aumentando la tensione. La gente comune è sempre più insofferente nei confronti dell’impasse politica che sta vivendo il Paese. Lo scorso anno il presidente Kabila si è rifiutato di organizzare elezioni presidenziali adducendo come scusa le difficoltà di organizzare una tornata elettorale in una nazione vasta e poco collegata come il Congo. In molti hanno letto in questa posizione il tentativo di Kabila di voler rimanere al potere. Già alla fine del 2016 sono aumentate le proteste dell’opposizione e le tensioni. Placate solo dall’accordo di dicembre che prevedeva elezioni presidenziali entro il 2017 e le dimissioni di Kabila.

Giunti all’inizio di agosto, non sono ancora state convocate le elezioni (nonostante il processo di iscrizione nelle liste elettorali sia stato quasi ultimato) e Kabila non pare voglia farsi da parte. Si teme che voglia indire un referendum per modificare la Costituzione in modo tale da potersi ricandidare (come hanno fatto Pierre Nkurunziza, in Burundi, e Paul Kagame, in Ruanda).

Ciò sta alimentando la tensione. Il regime sta aumentando i controlli nel Paese. Questa mattina si stanno tenendo manifestazioni contro Kabila sia a Kinshasa sia a Goma. Per il momento tutto pare scorrere tranquillamente. Ma ogni forma di dissenso è controllata e repressa. Anche la vita normale è compromessa. Da parte sua, l’opposizione sta alzando i toni. Le frange più estreme minaccia azioni violente se Kabila non lascerà. Il rischio è lo scoppio di incidenti. La gente comune ha paura e non si arrischia a uscire di casa. La Rd Congo è un vulcano che sta per esplodere?

Aggiornamento
7 agosto 2017 – ore 16,30 – Questa mattina, il quartiere di Binza, nel comune di Nagaliema, è stato circondato dall’esercito a seguito di scontri nei pressi della residenza del ministro della Difesa Crispin Adama tra polizia e presunti militanti del movimento politico religioso Bundu Dia Kongo. Il bilancio dei tafferugli è grave: 12 morti tra miliziani e militari

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