Sono liberi, non più in mano ai rapitori, gli ostaggi che gli autori dell’imboscata letale di ieri nel Nord-Kivu, nella quale sono morti l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo avevano portato con loro. Lo ha riferito a InfoAfrica un ranger del parco del Virunga, che ha appreso la notizia dai colleghi intervenuti nell’area di Nyiragongo, dove ieri mattina è avvenuta l’imboscata.
Da Goma altre fonti – non ufficiali – indicano che da ieri non c’è più nessuno in mano agli assalitori. Non sono stati invece finora arrestati né identificati gli autori dell’imboscata che ieri ha bloccato due veicoli del Pam con sette persone a bordo tra cui le tre vittime e un ferito lieve, il vice direttore del Pam, italiano.
Un video che circola da stamattina sui social, ripreso in un corridoio dell’ospedale della Monusco di Goma, mostra una breve conversazione tra un uomo che sembra essere colui che teneva in braccio l’ambasciatore ferito sul pick-up e un uomo in divisa. Parlando swahili, raccontano che se a seguito dell’agguato, sulla strada nei pressi del mercato di Kibumba, non fossero intervenute le guardie forestali, forse sarebbero tutti morti.
Intanto, si apprende che il governatore del Nord-Kivu Carly Nzanzu Kasivit ha fatto visita alla famiglia del defunto autista del Pam, Mustapha Milambo, ucciso nell’attacco. Milambo era padre di quattro figli.
E’ inoltre atterrato a Goma poco fa un velivolo dell’Aeronautica italiana con a bordo una decina di ufficiali militari italiani. Lo riferiscono fonti congolesi sul posto. È probabile che la squadra sia incaricata di rimpatriata la salma dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci. È probabile che gli inviati italiani intendano partecipare alle indagini sull’agguato nel quale le vittime sono rimaste uccise, assieme a un autista congolese, Mustapha Milambo.