Rd Congo: sospesa importazione birre, bibite e cemento

di Enrico Casale

L’importazione di birre e bibite frizzanti analcoliche nella Rd Congo è sospesa per un anno. Sospesa anche l’importazione di cementi grigi e clinker nelle parti sud-occidentali e sud-orientali del Paese. La decisione è stata presa dal ministro del Commercio estero, Julien Paluku, per incentivare il consumo di prodotti nazionali nell’ottica di rafforzare la competitività delle imprese locali.

Secondo i media congolesi, questa decisione è accordo con la Federazione delle Imprese Congolesi (Fec), il ministero dell’Industria e altri servizi specializzati con l’obiettivo di proteggere l’industria locale dalla concorrenza straniera.

Le importazioni di bevande aumentano ogni anno. Secondo i dati compilati dalla Banca Centrale del Paese, il valore delle importazioni di questa categoria di prodotti è aumentato in media del 9,8% all’anno tra il 2018 e il 2022, da 627 milioni di dollari a oltre 1 miliardo di dollari. Secondo l’istituto finanziario, la sospensione temporanea delle importazioni di bevande aiuterà a stimolare la produzione locale e ad incoraggiare il consumo di prodotti nazionali con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese locali.

“I servizi operativi che operano ai posti di frontiera della provincia sono incaricati di lottare energicamente contro l’importazione di pietre e bibite nella Repubblica Democratica del Congo e di cemento grigio e clinker nella parte occidentale della Repubblica Democratica del Congo”, ha detto Anne Marie Tsasa, portavoce del governo del Kongo Centrale, secondo il canale Africa 24.

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