Domenica 16 settembre, sono stati ritrovati a Kinshasa, Rd Congo. Quattro secondo la polizia, sei secondo fonti delle Nazioni Unite. Le vittime, tutte giovani, sono state rapite nella notte tra venerdì e sabato da persone mascherate e armate che operavano nei quartieri della municipalità di Kalamu.
Il corpo di Jos è stato scoperto al mattino presto dai suoi vicini di casa a circa 100 metri dall’abitazione di famiglia in Security Avenue a Kauka, uno dei quartieri del comune di Kalamu. Il ragazzo aveva vent’anni e lavorava come elettricista. Secondo la sua famiglia, è stato rapito da una dozzina di uomini armati.
A circa 200 metri da dove il corpo di questo giovane è stato trovato su Bananier Avenue, sono stati rapiti altri ragazzi. «Hanno rapito uno dei nostri nipoti e 24 ore dopo lo abbiamo trovato morto. Non è l’unico ad essere stato rapito in quel modo a Kauka e trovato morto», dice lo zio di un’altra vittima.
Tracce di violenza sono state trovate su tutti i corpi trovati. Diverse domande rimangono senza risposta: chi sono questi uomini armati? Perché hanno operato solo in questa comune? Perché gettare i corpi intorno alle case delle vittime? C’è un legame tra le vittime?
Alcune famiglie in lutto indicano come responsabili i servizi di sicurezza, in particolare la polizia. Le accuse vengono respinte dal generale Sylvano Kasongo Kitenge, il numero uno della polizia, che afferma di ignorare l’identità di questi uomini armati e annuncia l’apertura di un’indagine.
