di Céline Camoin
Felix Antoine Tshisekedi, 60 anni, è stato dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali per un secondo mandato presidenziale con il 73,3% delle preferenze. Il suo principale avversario, Moise Katumbi, con il quale si delineava un aspro duello, è finito secondo con ampio margine, poiché ha ottenuto solo il 18 percento delle preferenze.
Secondo i risultati pubblicati da Denis Kadima, presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), con 13.215.366 milioni di voti raccolti su 18.018.916 milioni di elettori, Félix-Antoine Tshisekedi, anche soprannominato Fatshi, è riuscito a imporsi in 19 delle 26 province del Paese: Kongo Centrale, Kinshasa, Kwango, Mai-Ndombe, Équateur, Tshuapa, Mongala, Sud-Ubangi, Nord-Ubangi, Basso-Uélé, Alto-Uélé, Ituri, Tshopo, Sankuru, Nord -Kivu, Sud Kivu, Kasai, Est Kasai, Kasai Centrale e Lomami.
Grazie a questa schiacciante vittoria, scrive il giornale online Politico Cd, Felix Tshisekedi diventa così il primo presidente congolese ad essere rieletto con più del 70% dei voti validi espressi, dall’organizzazione delle prime elezioni democratiche nel 2006; ma anche il terzo capo di Stato che ha ricoperto più di un mandato alla guida della Repubblica Democratica del Congo, dopo Joseph-Désiré Mobutu e Joseph Kabila.
Per il suo prossimo mandato quinquennale, Tshisekedi ha promesso ai congolesi durante la campagna elettorale di sradicare tutti i gruppi armati nell’est del Paese, compresa la dichiarazione di guerra al Ruanda, se necessario. Ha promesso di rilanciare il settore agricolo per porre fine alla carestia; realizzare progetti infrastrutturali, in particolare il ripristino della strada statale 2; riformare il sistema scolastico; garantire l’efficace distribuzione dell’energia elettrica e dell’acqua e favorire l’accesso al lavoro per i giovani.
I candidati che contestano lo svolgimento delle elezioni e i risultati hanno solo due giorni per presentare ricorso, ovvero fino a oggi. In una dichiarazione congiunta, Moise Katumbi, Martin Fayulu, Denis Mukwege e altri sei candidati hanno descritto questi risultati come un inganno. Hanno segnalato irregolarità e chiesto la ripetizione delle delle votazioni senza considerare un eventuale ricorso alla Corte costituzionale che considerano subordinata al potere. I risultati definitivi saranno pubblicati il 12 gennaio.