La Repubblica democratica del Congo (Rdc) potrebbe raggiungere una crescita economica del 6,1 per cento nel 2022, rispetto al 5,7 per cento del 2021 secondo quanto annunciato dalla Banca centrale congolese (Bcc) che sostiene che il Paese si è “fortemente ripreso” dall’impatto della pandemia da Covid-19.
Come riferisce la stampa locale, il comitato di politica monetaria della Bcc si è riunito per analizzare i principali fatti economici e finanziari dell’anno e discutere le prospettive a breve termine. “Le prospettive per il 2022 sono buone per l’economia con una crescita prevista del 6,1 per cento, un’inflazione annuale intorno al 5,0 per cento e la continuazione della relativa stabilità della valuta nazionale”, ha detto la banca che prevede inoltre di ridurre il suo tasso di interesse principale nel 2022 dall’8,5 per cento al 7,5 per cento, dopo un periodo di stabilità macroeconomica.
Secondo le medesime fonti, la crescita è stata trainata principalmente dal settore minerario, sostenuta dal miglioramento dei prezzi mondiali dei principali prodotti di esportazione.
La Rdc è il più grande produttore di rame dell’Africa e il più grande produttore mondiale di cobalto, un metallo strategico utilizzato nella fabbricazione di batterie. I prezzi di entrambi i metalli sono aumentati considerevolmente nell’ultimo anno.
Nonostante la ricchezza del suo sottosuolo, il Paese rimane uno dei più poveri del mondo. Almeno un quarto della popolazione congolese, circa 27 milioni di persone, affronta l’insicurezza alimentare di emergenza o acuta, secondo le Nazioni Unite, che stimano che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi mesi.