Record di morti per inquinamento in alcuni Paesi africani

di claudia

Alcuni Paesi africani sono tra quelli che subiscono il più alto costo, in termini di vite umane, dell’inquinamento atmosferico. Da un punto di vista macroscopico, indica il rapporto State of global air, la regione “Africa orientale, occidentale, centrale e meridionale” è seconda solo all’Asia per tasso di mortalità dovuto all’inquinamento atmosferico. In particolare, lo studio si sofferma sui dati dell’Egitto e della Nigeria, dove nel 2021 le morti legate all’inquinamento atmosferico sono state, rispettivamente, 206.700 e 116.500. In totale, nel 2021 lo studio ha registrato 8.1 milioni di morti totali da attribuire alla bassa qualità dell’aria, più della metà di queste in India e Cina.

Il rapporto State of global air ha pubblicato dati sui decessi attribuibili all’inquinamento atmosferico tra i bambini di età inferiore a cinque anni, i cui tassi più elevati sono stati rilevati in Paesi dell’Africa e dell’Asia. A livello nazionale, si evince dallo studio, i cinque Paesi con tassi di mortalità più elevata per infezioni respiratorie legate alla scarsa qualità dell’aria sono Sud Sudan (129 morti ogni 100.000), Repubblica Centrafricana (128), Nigeria (109), Niger (108), Burkina Faso (108). In diversi Paesi africani, come Niger, Rwanda, Malawi, Senegal, Etiopia, Uganda, e Mozambico, così come in Paesi asiatici quali Afghanistan, Bangladesh, e India, più del 40% delle morti da infezioni del tratto respiratorio inferiore sono attribuite all’inquinamento atmosferico.

Il rapporto, inoltre, evidenzia le disuguaglianze legate all’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei bambini: il tasso di mortalità legato all’inquinamento atmosferico nei bambini di età inferiore ai cinque anni in Africa orientale, occidentale, centrale e meridionale è considerato 100 volte superiore a quello della stessa fascia di popolazione nei Paesi ad alto reddito. Nel 2021 ci sono state in totale 709mila morti di bambini sotto i cinque anni imputabili all’inquinamento atmosferico, numero che, è il dato positivo, è diminuito del 53% rispetto al 2000.

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