Secondo uno studio condotto da Climate Analytics, è necessario aumentare l’impegno finanziario per affrontare la sfida dell’energia rinnovabile in Africa subsahariana: per rispettare l’impegno di aumentare la capacità globale di energia pulita a 11.500 gigawatt entro il 2030, l’Africa subsahariana deve aumentare i suoi investimenti nelle energie rinnovabili di cinque volte, fino ad almeno 100 miliardi di dollari ogni anno.
Durante la Cop28, i governi hanno raggiunto un consenso per triplicare le installazioni globali di energie rinnovabili entro il 2030, al fine di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo ambizioso, l’Africa subsahariana deve giocare un ruolo cruciale aumentando gli investimenti, dagli attuali 20 miliardi ad almeno 100 ogni anno entro il 2030, secondo le raccomandazioni dello studio.
Lo studio di Climate Analytics si basa sull’accordo Cop28, proponendo benchmark regionali e calcolando l’importo dei finanziamenti necessari. Ciò si confronta con un bisogno globale di 2.000 miliardi di dollari all’anno dal 2024 al 2030, evidenziando l’importanza di concentrarsi sulle esigenze specifiche delle singole regioni.
Secondo il rapporto rilasciato ieri, “senza un aumento urgente e rapido dei finanziamenti per sostenere la distribuzione delle rinnovabili in Africa, milioni di persone perderanno i benefici della rivoluzione delle energie rinnovabili – aria più pulita, energia più economica e maggiore sicurezza energetica.” L’istituto con sede a Berlino ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per mobilitare le energie rinnovabili e l’espansione della rete elettrica nei paesi meno ricchi.
L’Africa subsahariana si trova attualmente in una situazione critica, essendo la regione meno elettrificata a livello globale, con oltre la metà della sua popolazione priva di accesso all’energia. Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), si prevede che circa 660 milioni di persone rimarranno senza accesso nel 2030, di cui l’85% o circa 560 milioni di persone saranno nell’Africa subsahariana.
Lo studio suggerisce che l’Africa debba aumentare la sua capacità di energia rinnovabile a 300 gigawatt entro il 2030 e ritirare circa 60 gigawatt di energia derivante dai combustibili fossili entro il 2040. Questo rappresenta una sfida significativa, ma necessaria per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’accesso all’energia nella regione. In netto contrasto, l’Europa si trova nella necessità di ritirare 1.500 gigawatt di energia dannosa per l’ambiente entro il 2035, evidenziando la complessità dei cambiamenti necessari per affrontare la crisi climatica a livello globale.