Lunedì 31 Maggio le autorità ruandesi hanno arrestato lo Youtuber Aimable Karasira, quarant’anni, ex docente universitario, accusato di aver negato il genocidio dei tutsi del 1994. Qualora venisse riconosciuto colpevole, potrebbe scontare la prigione per oltre dieci anni.
Aimable Karasira, che era stato licenziato a seguito di provvedimento disciplinare dall’Università del Ruanda dove insegnava informatica, gestisce oggi un canale YouTube che conta 62.000 iscritti. Un potente mezzo di cui si serve per lanciare attacchi contro il governo ruandese. “Aimable Karasira ha commentato per giorni sui social media il genocidio dei tutsi del 1994, affermando che non era programmato e che ha seminato divisioni tra i ruandesi”, riporta una dichiarazione del Rwanda Investigative Bureau (RIB), rilasciata lunedì. Karasira verrà giudicato sulla base delle leggi vigenti sul revisionismo e sull’ideologia del genocidio.
In un recente video che Karasira ha postato il 20 Maggio, lo youtuber critica apertamente il Fronte patriottico ruandese al governo, accusandolo di “aver alimentato l’odio”, ponendo dei dubbi sugli aspetti chiave del genocidio. Nel Ruanda che tiene sotto controllo stretto i media, il dissenso non è accettato e sono diverse le persone che sono state arrestate dopo aver utilizzato la piattaforma Youtube in contrasto con le autorità. Karasira aveva già rischiato di essere arrestato in precedenza per aver intervistato un candidato alla presidenza che era come lui critico nei confronti del governo ruandese.