Il Regno Unito pagherà almeno 370 milioni di sterline al Ruanda nell’ambito del piano per trasferire richiedenti asilo nel Paese africano. Inoltre, le istituzioni britanniche si impegnano a pagare fino a 150.000 sterline per ogni persona trasferita.
Il partito Laburista ha dichiarato che i dati, contenuti nel nuovo rapporto del National Audit Office (Nao), costituiscono uno “scandalo nazionale”. Da parte sua, il ministero dell’Interno afferma che, in assenza di questo provvedimento, il costo dell’accoglienza dei richiedenti asilo sarebbe destinato a raggiungere gli 11 miliardi di sterline all’anno entro il 2026.
Il governo, scrive oggi il sito dell’emittente britannica Bbc, “punta a far partire i voli di deportazione da questa primavera”. Nell’ambito del programma, il Regno Unito ha già versato 220 milioni di sterline al fondo per lo sviluppo economico del Ruanda dall’aprile 2022, con ulteriori pagamenti annuali di 50 milioni di sterline previsti per i prossimi tre anni, per un ammontare totale di 370 milioni di sterline in cinque anni. Il rapporto Nao non esprime un giudizio sulla sostenibilità del programma in termini di costi poiché, secondo l’istituto, ciò dipenderà dall’efficacia del piano nel dissuadere le persone dall’entrare illegalmente nel Regno Unito.
Il piano è diventato una delle questioni più controverse nella politica migratoria del governo britannico e ha suscitato critiche internazionali e proteste di massa in tutto il mondo. Firmato nell’aprile 2022 da Priti Patel, allora ministro dell’Interno britannico, e Vincent Biruta, ministro degli Esteri ruandese, il piano prevede che i richiedenti asilo che tentano di entrare nel Regno Unito vengano inviati in Ruanda per essere reinstallati.