Paul Kagame è nuovamente candidato alle elezioni presidenziali, che in Ruanda si terranno il prossimo 15 luglio. La scelta è stata fatta “senza contestazioni” dal Fronte Patriottico Ruandese (Fpr), il partito guidato da sempre da Kagame, che si candida così per il quarto mandato consecutivo: dopo la vittoria armata dell’Fpr nel 1994, al termine del genocidio, Kagame ha vinto le elezioni nel 2003, nel 2010 e nel 2017 con oltre il 90% dei voti.
“Il peso della responsabilità di guidare il nostro Paese può essere visto come una funzione di ammortizzatore, date le sfide che affrontiamo quotidianamente. Questo richiede un buon stato d’animo Accetto questo onere, lanciando però un appello affinché si trovi qualcuno che mi sollevi da questa responsabilità”, ha detto lo stesso Kagame accettando la candidatura.
Kagame (66 anni), guida ufficialmente il Paese da 23 anni (24 marzo 2000) è una figura immensa nella politica ruandese e attualmente c’è solo un candidato che potrebbe minimamente impensierirlo: si tratta del deputato avversario Frank Habineza, leader del Partito dei Verdi, già candidato nel 2017, quando ottenne tuttavia appena lo 0,45% dei voti. Altro possibile sfidante per Kagame è la leader del movimento Dalfa Umurunzi, Victoire Ingabire, che vorrebbe candidarsi alle elezioni ma al momento non può farlo a causa di una condanna da parte dei tribunali ruandesi nel 2013 per “Cospirazione contro le autorità mediante terrorismo e guerra” e “minimizzazione del genocidio del 1994”. Sebbene sia stata graziata nel 2018, Ingabire deve essere comunque riabilitata per poter presentare domanda: mercoledì un tribunale si pronuncerà sulla questione. La campagna per le elezioni, legislative e presidenziali, inizierà il 22 giugno e terminerà il 12 luglio.
