Un tribunale francese ha condannato a 20 anni di reclusione Laurent Bucyibaruta, 78 anni, ex prefetto della provincia di Gikongoro, ritenuto colpevole di complicità nel genocidio di 28 anni fa e che portò al massacro di quasi 800.000 tutsi. È il più alto funzionario ruandese ad aver affrontato un processo in Francia per il genocidio ruandese.
“Non sono mai stato dalla parte degli assassini”, ha detto Bucyibaruta in tribunale alla fine del processo, secondo quanto riportato da France24: tuttavia, almeno 115 testimoni ed esperti hanno testimoniato nel suo caso giudiziario, compresi alcuni dei sopravvissuti al massacro della Marie merci school.
Il processo contro Bucyibaruta, che era l’amministratore principale di Gikongoro, lo indica come responsabile della “pianificazione” dello sterminio a Murambi, Cyanika, Kaduha e Kibeho, prima che iniziassero le uccisioni di massa dei tutsi. È stato accusato di aver convinto migliaia di persone a rifugiarsi presso la Murambi technical school e la Marie merci school di Kibeho, dove sono stati uccisi almeno 82 studenti tutsi.
Secondo il principale quotidiano ruandese, The New Times, Bucyibaruta è soprannominato il “macellaio di Gikongoro”, responsabile del massacro di oltre 50.000 tutsi uccisi su suo comando a Murambi, 25.000 a Cyanika, 47.311 a Kaduha e 28.937 a Kibeho.
Dopo il genocidio, Bucyibaruta è fuggito prima nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) per poi raggiungere la Francia, dove vive dal 1997. Il Rwanda aveva chiesto la sua estradizione ma il processo è stato comunque avviato in Francia dopo che il Tribunale penale internazionale per il Ruanda (Ictr) ha deferito il caso alla magistratura francese, nel 2007.