Ruanda | I robot contro il coronavirus

di Enrico Casale
ruanda robot

Si chiamano Akazuba, Ikizere, Mwiza, Ngabo e Urumuri. Sono cinque infallibili nemici del coronavirus. No, non sono medici, né infermieri, né farmacisti, né ricercatori. Sono robot umanoidi prodotti da un’azienda belga. I cinque sono stati consegnati al Ruanda e saranno impiegati a supporto dello screening del coronavirus e della consegna di cibo e farmaci ai malati, ma funzioneranno anche come collegamento in videoconferenza tra pazienti e medici.

Il loro scopo principale è ridurre l’esposizione al contagio degli operatori sanitari, come ha dichiarato alla Bbc Daniel Ngamije, ministro della Salute del Ruanda: «Abbiamo bisogno di altri robot per compiti ulteriori, come la disinfezione nello spazio pubblico, e stiamo lavorando per ottenerli».

Non è la prima volta che i robot entrano in corsia. Alcune settimane fa, simili androidi hanno iniziato a lavorare negli ospedali in Tunisia. In Ruanda, come in Tunisia, i robot possono fare screening a un numero che va da 50 a 150 persone al minuto, registrano e memorizzano i dati dei pazienti, avvisano gli operatori sanitari di anomalie, avvertono le persone senza mascherine o che le indossano in modo improprio.

Il Ruanda ha due centri per la cura di Covid-19: uno si trova alla periferia della capitale, Kigali, l’altro nella città di Nyamata, nel Sud-Est del Paese che a oggi registra circa 300 casi positivi e nessun decesso. Il governo del Ruanda è stato il primo dell’Africa subsahariana ad applicare rigorose misure restrittive con l’obiettivo di contenere la diffusione del virus. All’inizio di marzo, nonostante un contagio ancora assente, il Ruanda ha vietato concerti e raduni pubblici per poi chiudere i confini e proibire spostamenti non essenziali ai propri cittadini alla fine dello stesso mese, quando le infezioni viaggiavano ormai a due cifre. Dal 4 maggio il governo ha allentato alcune restrizioni, ma i confini rimangono chiusi, fatta eccezione per il trasporto merci e il rientro dei cittadini ruandesi.

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