Ruanda, il solare porta l’elettricità a scuola

di claudia
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Le scuole nelle aree remote del Ruanda hanno accolto con favore l’iniziativa del governo di implementare l’energia solare, con l’obiettivo di collegare quasi 1.000 scuole entro la fine del 2025. L’iniziativa fa parte di una nuova politica energetica introdotta a febbraio, riferisce il New Times. La mancanza di energia ha finora ostacolato l’insegnamento e l’apprendimento, ma ha anche ritardato iniziative governative come il programma “laptop-per-child” e la distribuzione di computer portatili agli insegnanti. Genitori e studenti auspicano che l’energia solare venga estesa alle case, consentendo ai bambini di studiare di sera e di migliorare il loro rendimento scolastico.

Secondo il Rwanda Education Statistical Yearbook, circa il 2% delle scuole è ancora privo di elettricità. Ciò equivale a circa 1.000 scuole senza elettricità. Il quotidiano ufficiale cita l’esempio della scuola elementare Cyamburara, situata nel remoto villaggio di Buhabwa, che ha funzionato senza elettricità sin dalla sua fondazione nel 2003, costringendo gli insegnanti a percorrere 35 chilometri per stampare i compiti d’esame e i documenti essenziali. “Non sappiamo come usare i computer e non ne abbiamo mai visti a scuola. Ne sappiamo solo in teoria”, ha affermato Odile Abanabayo, un’alunna di quinta elementare. I vantaggi dell’energia solare vanno oltre le scuole. I residenti locali, come Claudette Nyirabaributsa del distretto di Kayonza, hanno sottolineato il sollievo finanziario derivante dall’accesso all’elettricità. “La nostra famiglia spendeva 1.200 franchi ruandesi alla settimana per ricaricare il telefono in centri urbani lontani. Con l’energia solare a scuola, stiamo risparmiando sia denaro che tempo”, ha affermato.

Altre scuole rurali affrontano sfide simili. Emmanuel Nzasingizuhoraho, un insegnante della Gs Ruhanga nel distretto di Gakenke, ha osservato che, sebbene la sua scuola abbia recentemente ricevuto pannelli solari, la mancanza di un laboratorio informatico e di un accesso Internet costante continua a influenzare la qualità dell’insegnamento e la fidelizzazione degli studenti.

Albert Nsanzimana, preside della scuola elementare di Ntobwe nel distretto di Huye, nella provincia meridionale, ha stimato che la sua scuola spende circa 1 milione di franchi ruandesi (655 euro) all’anno per trasporti e stampa tramite Internet Point. “Questo costo potrebbe essere reindirizzato alla mensa scolastica se avessimo l’energia solare”, ha affermato.

Il Ruanda mira a raggiungere il 95 percento di accesso all’elettricità nelle scuole entro il 2029, rispetto all’attuale 80,7 percento. Il piano strategico del settore dell’istruzione del governo (2024-2029) enfatizza l’integrazione delle Tic, puntando a un aumento delle scuole che utilizzano l’apprendimento digitale dal 41,1 percento al 65 percento. 

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