Ruanda – «La legge contro la satira può essere messa in discussione»

di Enrico Casale
vignetta ruandese

Una petizione che potrebbe rivoluzionare la legislazione ruandese. È quella presentata dall’avvocato Richard Mugisha e che la Corte Suprema ha annunciato essere legittima e sarà esaminata.

Nell’atto si mettono in discussione una norme chiave della vita sociale e politica del Paese che prevede la criminalizzazione dell’adulterio, la pubblicazione di vignette e la diffamazione contro il capo dello Stato e altri politici.

La petizione di Mugisha, secondo i giudici della Corte Suprema, è legittima e riguarda interessi chiave dei cittadini. «L’avvocato – continuano i magistrati – ha diritto a presentare petizioni su aspetti che contrastano con la lettera e lo spirito della Costituzione ruandese».

La suddetta legge è entrata in vigore nell’agosto 2018 ed è stata ampiamente criticata dai media e dai gruppi di difesa dei diritti civili.

In base alla norma, fumettisti e satirici possono essere condannati a pene detentive di due anni e una multa di oltre mille dollari per una vignetta o un corsivo. I professionisti dei media lo hanno definito un duro colpo che ostacola il loro lavoro.

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