La Camera dei Lord ha inflitto diverse sconfitte al governo di Rishi Sunak nell’esame del disegno di legge sul trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda, puntando a garantire che la legislazione sia pienamente conforme al diritto nazionale e internazionale. E’ quanto riportano i media britannici.
Lo scorso anno la Corte suprema britannica aveva definito illegale il piano del governo di inviare richiedenti asilo in Ruanda, perché riteneva esistesse un rischio reale che potessero essere rimandati nel loro Paese di origine e la loro sicurezza messa a rischio. Come ricorda il Financial Times, Sunak ha cercato di superare l’obiezione trasformando il piano tra Londra e Kigali in un trattato, in cui il governo ruandese si è impegnato a non rimandare mai nessun richiedente asilo nel Paese di origine. Il premier ha anche promesso una legislazione che dichiari il Ruanda un Paese sicuro.
Lunedì i membri della seconda camera del parlamento britannico hanno votato a favore di cinque emendamenti, il primo dei quali chiede “il pieno rispetto del diritto nazionale e internazionale”. Un secondo emendamento afferma che il Ruanda sarà considerato sicuro solo “quando, e fintantoché, le disposizioni previste dal trattato sul Ruanda saranno state pienamente attuate e rispettate in pratica”. I Lord hanno poi sostenuto un terzo emendamento che ha lo scopo di garantire che esista un sistema per verificare che il Regno Unito e il Ruanda abbiano implementato le salvaguardie stabilite nel trattato. E “la maggioranza di 110 voti a favore dell’emendamento ha segnato la più grande sconfitta di Sunak alla Camera dei Lord da quando è diventato primo ministro”, ha sottolineato il quotidiano della City riguardo al voto sul terzo emendamento. Gli altri due emendamenti approvati chiedono uno strumento per contestare la presunzione che il Ruanda sia sicuro, qualora emergessero “prove credibili” a indicare il contrario. Il disegno di legge verrà ancora discusso oggi dalla Camera dei Lord, quindi tornerà ai Comuni alla fine del mese.