Sulla mappa del Sahel elaborata dal Ministero degli Affari Esteri francese, il “colore arancione” (che si riferisce a zone che è preferibile evitare a meno di particolari, indifferibili ragioni) si sta riducendo sempre di più. Continua a estendersi invece il rosso, che indica le porzioni di territorio in cui Parigi sconsiglia formalmente di viaggiare. Gli ultimi aggiornamenti riguardano il Burkina Faso. Dal 15 agosto, tutto il sud del Paese è stato dichiarato zona rossa. Città come Pô, Léo, Ouessa e la riserva di Nazinga, alla frontiera con il Ghana, sono interessate dal provvedimento. Lo stesso vale per Douna, Banfora e Niangoloko, al confine con la Costa d’Avorio. Rimangono al momento arancioni la capitale Ouagadougou e la seconda città del Paese, Bobo-Dioulasso.
La modifica arriva poco dopo quella decisa per il Mali. Qui sono state classificate rosse tre delle principali città: Kayes, Sikasso e Ségou. Anche il Niger, con l’eccezione della capitale Niamey, dopo l’attacco di Kouré, costato la vita a sei operatori umanitari francesi e a due guardie nigerine, è stato dichiarato zona rossa.