S’intitola “Combattimenti feroci” – Hami al-Watis – la newsletter che il Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim o Jnim, acronimo di Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin), alleato di al-Qaeda, ha iniziato a diffondere. Secondo MenaStream, che divulga la notizia, il primo numero elenca le operazioni e i loro risultati tra novembre 2020 e maggio 2021 e include una dichiarazione in cui il gruppo radicale islamista ribadisce la sua posizione sulle atrocità di massa come il recente massacro di Solhan, in Burkina Faso. Il gruppo opera in particolare in Mali ma si estende anche ad altri Paesi confinanti, Niger e Burkina Faso. Nella regione il Gsim è ormai antagonista dello Stato islamico (Isis) nel Grande Sahara. Le due coalizioni di matrice islamista sono in gara per il controllo del territorio. Solo due giorni fa, il Gsim ha diffuso video di ostaggi maliani di alto rango: il prefetto di Gourma-Rharouss, Drissa Sanogo e il sotto prefetto di Farako (Segou), Aly Cissé.
Sahel, nasce la newsletter dei jihadisti Gsim
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