La situazione della sicurezza nel Sahel è sempre più preoccupante. L’estremismo violento si sta diffondendo nella regione e molti residenti sono costretti allo sfollamento forzato, all’insicurezza alimentare e alla disintegrazione delle loro comunità.
Questo contesto di instabilità sta colpendo in modo particolare i più giovani che vedono moltiplicarsi le chiusure scolastiche e che sperimentano una fragile continuità educativa. Per questo l’Unesco, grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea, sta realizzando il progetto “Improving education in the Sahel region” in 5 Paesi (Burkina Faso, Mali, Mauritania, Niger e Ciad).
“Questo progetto – spiega la stessa Unesco – contribuirà all’obiettivo di sviluppo sostenibile, all’accesso all’istruzione e al miglioramento dell’apprendimento degli studenti, rafforzando la qualifica e la governance degli insegnanti”.