Salah, l’egiziano che fa impazzire Firenze

di Enrico Casale
Salah, l’egiziano che fa impazzire Firenze

salah-retroscenaC’è un musulmano che sta facendo impazzire Firenze. No, non è Abu Bakr al Baghdadi, il califfo dell’Isis, e neppure Ayman al Zawahiri, il capo di al Qaeda. Si chiama Mohamed Salah. È egiziano e ha 23 anni. Di professione: calciatore. Salah è un esterno sinistro in un attacco a tre, ma può giocare anche sulla fascia destra, come trequartista o come seconda punta. Mancino naturale, le sue caratteristiche migliori sono la tecnica e la rapidità. E proprio la sua rapidità ha fatto diventare matti i difensori delle migliori squadre italiane da quando, il 2 febbraio, è entrato nella rosa della Fiorentina. In sette partite ha messo a segno sei gol, due dei quali in Coppa Italia contro i rivali storici della Juventus (il primo dopo un lungo contropiede). Solo lunedì contro la Lazio la sua prestazione è stata sotto la sufficienza.

Nato nel cuore del Delta del Nilo, Mohamed ha debuttato 16enne nell’al Mokawloon. I suoi piedi fatati gli fanno guadagnare il soprannome di «Messi d’Egitto». Presto si diffonde la voce della sua classe e nel 2012 il Basilea lo acquista. In Svizzera gioca due stagioni ad alto livello, debuttando sia in Europa League sia in Champions League.

Ma è proprio in Svizzera che si fa notare per un gesto eclatante. Quando la sua squadra gioca contro il Maccabi Tel Aviv lui, musulmano convinto e fieramente egiziano, si rifiuta di stringere la mano agli avversari. Alla vigilia addirittura dichiarerà: «Spero di vincere questa partita, così impedirò alla bandiera sionista di sventolare in Champions League». Un atteggiamento che solleva forti critiche di antisemitismo. Lui non se ne cura. E anzi a più riprese testimonia la sua fede. Per esempio, quando segna si inchina sempre a pregare Allah.

Al di là delle polemiche il suo talento non sfugge al fiuto di José Mourinho che lo vuole al Chelsea. Con i Bleus gioca poco: 13 presenze e due reti. I londinesi lo utilizzano però come pedina di scambio e lo cedono in prestito alla Fiorentina in cambio di Quadrado. Da quel momento raccoglie solo gloria contro Sassuolo, Torino, Inter, Tottenham (guarda caso la squadra del quartiere ebraico di Londra), Juventus. E, per ora, considerati i gol a raffica, si può dire che l’affare l’abbiano fatto i viola.

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