Nel 2008 a Castel Volturno una strage di camorra causa la morte di 6 immigrati africani innocenti. Casa di Alice nasce nel 2011 in memoria di quella strage: «Vogliamo mostrare che l’Africa è una risorsa, così da superare la diffidenza e il razzismo nei confronti dei migranti – spiega Anna Cecere, ex sarta che ha ripreso in mano ago e filo per dirigere la sartoria -. Molte donne africane sanno già cucire. Apprendere il gusto italiano permetterà a tante africane e italiane che versano in situazioni di disagio socio-economico, di intraprendere un percorso di riscatto».
Alle macchine da cucire ci sono infatti soprattutto immigrate africane, che, con creatività, mescolano tagli occidentali con tessuti e colori africani. La griffe “Made in Castelvolturno” oggi produce collezioni di abiti, ma anche accessori per la casa, borse, bomboniere. Se raggiungere la sartoria vi è un po’ scomodo (si trova a Casal di Principe, in Corso Umberto 1, 153), potete sempre fare i vostri ordini dal sito: www.madeincastelvolturno.com
(Sara Milanese)