Scelti per Voi: piccola selezione arbitraria

di Stefania Ragusa

La 60° edizione del Festival dei Popoli di Firenze “Frames, il mondo raccontato in tempo” sta per iniziare.

Dal 2 al 9 novembre saranno presentate in varie sale della città toscana il meglio del cinema documentario internazionale. Saranno proiettati 109 film, accompagnati da oltre 90 ospiti internazionali. Un programma ricco di eventi che metterà in risalto alcune tematiche di particolare interesse ed attualità: la questione ambientale, le tematiche di genere, le nuove tecnologie. In più quest’anno per festeggiare il 60° compleanno è stata creata una sezione speciale “Diamonds are Forever”. Al suo interno verranno ripercorse le passate edizioni del festival per recuperare 20 momenti di grande cinema firmati da autrici e autori di fama internazionale, tra cui Jean-Luc Godard e Krzysztof Kieślowski.

Abbiamo dato uno sguardo al programma e ci siamo permessi di mettere in risalto quei documentari che per noi sono particolarmente interessati. Va da sè che non vuol dire che sia i migliori. E’ soltanto una selezione, che per le tematiche trattate, ci ha particolarmente incuriosito. Sarà per noi un piacere, poi a festival finito, confrontarci con chi avrà avuto la possibilità di partecipare in modo così da poterci scambiare i vari punti di vista.

Il primo della lista non può che essere la prima internazionale di Sea-Watch 3 di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli che aprirà il festival  sabato 2 novembre, alle 21.00. I registi, presenti alla proiezione; raccontano, in presa diretta, tutto quello che è successo nelle tre settimane di navigazione all’interno della Sea Watch 3: dal primo giorno, il salvataggio di 53 persone, fino all’arrivo nel porto di Lampedusa.

Il 6 novembre sarà la volta del film di punta della sezione “Habitat”, “Welcome to Sodom”, di Florian Weigensamer e Christian Krönes, che ci porta ad Accra, in Ghana, nella più grande discarica di rifiuti elettronici del pianeta, destinazione finale dei nostri smartphone e dei nostri computer.

All’interno della sezione Hit Me with Music! I documentari musicali del Festival dei Popoli sarà visibile “Lisbon Beat” di Rita Maia e Vasco Viana il 9 novembre. Il film narra delle periferie di Lisbona, attraverso le vite di alcuni musicisti afro-portoghesi, in una città caratterizzata da complesse questioni identitarie.

Il Concorso Internazionale, presenta 20 documentari inediti in Italia. Tra questi il 3 novembre, Mars, Oman” di Vanessa Del Campo Gatell (Belgio, 2019, 20’) ambientato nel suggestivo deserto in terra rossa dell’Oman dove, davanti agli occhi increduli dei beduini, un giorno appaiono degli astronauti …

I Have Seen Nothing, I Have Seen All” di Yaser Kassab (Libano, Svezia, Siria, 2019) la famiglia del regista si deve occupare del trasferimento delle salme dai parchi pubblici di Aleppo. Il 7 novembre.

In “My English Cousin” (Svizzera, Qatar, 2019) il regista Karim Sayad segue le peregrinazioni di suo cugino, nato in Algeria e residente a Londra, perennemente in bilico tra due mondi tra loro inconciliabili. verrà proiettato l’8 novembre.

“Nel Concorso Italiano, tutti in anteprima mondiale, segnaliamo “Ghiaccio”, di Tomaso Clavarino (produzione ActingOUT) ambientato in Val Pellice, Piemonte, che vede arrivare stranieri in cerca di una nuova vita. Qui alcuni richiedenti asilo, provenienti da vari paesi dell’Africa, si appassionano al curling, sport che si pratica sul ghiaccio, uno strumento di integrazione e di riscatto personale il 4 novembre.

Nel film One more Jump di Emanuele Gerosa Italia, Svizzera Palestina, 2019, ’83) si parla di Jehad e Abdallah, due atleti di parkour. Il destino li ha divisi, separati dal Mediterraneo. Jehad è ancora nella nativa Gaza, alleva la nuova generazione del Gaza Parkour Team e si arrovella per ottenere il passaporto. Abdallah vive e si allena a Firenze; i due continuano a restare in contatto malgrado la distanza.

Per i più piccoli c’è poi la sezione Popoli for Kids!. Propone una selezione di documentari rivolti ai piccoli e ai giovani spettatori. Tra quelli presentati 199 Little Heroes è un film ad episodi ambientato in tutto il mondo. L’obiettivo è ritrarre bambini di diversi paesi del mondo mentre vanno a scuola. Per quanto diversi siano i contesti mostrati, storie familiari e personalità, i giovani protagonisti di questi 9 cortometraggi hanno sogni, speranze e paure simili tra loro e sono accomunati dal desiderio di conoscere e cambiare il mondo.

Ovviamente non è possibile essere esaustivi, speriamo però di avervi incuriositi anche perché come dichiara il direttore della rassegna Alberto Lastrucci “Il Festival dei Popoli sottolinea il proprio ruolo di festival cinematografico attento alla realtà e dove trovano spazio opere cinematografiche in grado di stimolare la riflessione su argomenti di rilevanza collettiva”. Sia d’attualità che del passato.

Per tutto il programma vi rimandiamo al sito del festival dei popoli

(Francesca Materozzi)

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