Nel continente africano, solo un ricercatore su cinque è donna. La proporzione ritenuta preoccupante dagli analisti, è stata evidenziata durante il IV forum africano sulla scienza, la tecnologia e l’innovazione, tenutosi nella capitale ruandese, Kigali. I relatori hanno ribadito che la parità è importante e che le cose devono cambiare, “se vogliamo che la scienza, la tecnologia e l’innovazione facciano progredire la parità di genere in diversi settori”.
La parità di genere “dovrebbe contribuire ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, ha sottolineato il direttore del College of Science and Technology dell’Università del Rwanda, Ignace Gatare. Gatare, uno specialista in ingegneria, ha sottolineato che c’è “ancora molta strada da fare per superare le disuguaglianze di genere nell’accesso alla scienza e alla tecnologia”. Ha chiesto l’avanzamento delle donne in posizioni di responsabilità negli organi decisionali scientifici e tecnologici.
Cristina Duart, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per l’Africa, ha rivelato che il costo dell’emarginazione delle donne in Africa è di circa 60 miliardi di dollari all’anno. “La parità di genere va oltre l’equità sociale, i diritti umani o l’essere dalla parte giusta”, ha detto.