Segnali di distensione tra Algeria e Francia

di claudia

I presidenti francese Emmanuel Macron, e algerino Abdelmadjid Tebboune, hanno avuto ieri uno “scambio lungo, franco e amichevole”, che ha contribuito a rilanciare con calma le relazioni bilaterali dopo oltre sei mesi di crisi tra Algeri e Parigi. I due capi di Stato hanno inoltre “concordato il principio di un incontro nel prossimo futuro”.

Tebboune ha ricevuto una telefonata dal suo omologo francese, che ha inviato a lui e al popolo algerino i suoi migliori auguri di successo e prosperità in occasione dell’Eid El-Fitr e “durante la quale hanno concordato l’immediata ripresa della cooperazione in materia di sicurezza tra i due Paesi e dei lavori del comitato congiunto di storici”, ha affermato una nota della Presidenza della Repubblica.

Nella dichiarazione non viene menzionato il Sahara Occidentale, all’origine di questa crisi, ma Parigi e Algeri hanno espresso la loro disponibilità a riprendere la cooperazione.

I presidenti hanno preso atto della prossima visita ad Algeri del ministro della Giustizia francese, Gerald Darmanin. L’espulsione di alcuni individui algerini era al centro della disputa diplomatica tra i due Paesi. Darmanin era personalmente coinvolto.

Sul piano della cooperazione economica, la Francia ha annunciato il suo sostegno all’Algeria nella rinegoziazione degli accordi di associazione con l’Unione Europea.

Per quanto riguarda lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, imprigionato in Algeria, Emmanuel Macron ha ribadito il suo appello al presidente Abdelmadjid Tebboune affinché faccia “un gesto di clemenza”. Jean-Noel Barrot, capo della diplomazia francese, ne parlerà durante la sua visita ad Algeri. Secondo il comunicato stampa, il ministro francese per l’Europa e gli Affari esteri incontrerà il suo omologo domenica 6 aprile.

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