Miti, memorie, eredità coloniali: l’Italia in Africa
a cura di Uoldelul Chelati Dirar
21 e 22 novembre 2020 SOLO IN STREAMING!
PRESENTAZIONE
Due giorni per riscoprire la memoria perduta e rimossa dell’avventura coloniale italiana nel continente africano.
Il fantasma del colonialismo europeo in Africa, a ormai 60 anni dalla sua scomparsa, continua ad aleggiare sulla politica e sulle società africane così come sul dibattito pubblico delle ex-potenze coloniali. Tuttavia, come tutti i fantasmi tende a rimanere impalpabile e spesso sfuggente, evocato alternativamente come causa assoluta di tutti i problemi dell’Africa contemporanea o come ennesima manifestazione delle perversioni della storia. Tende insomma a prevalere sulla riflessione storica, la dimensione (peraltro legittima) dell’indignazione e della condanna morale delle brutalità e delle sistemiche ingiustizie che hanno caratterizzato questo capitolo della storia. Ne sono un esempio anche le recenti polemiche sui crimini del colonialismo italiano, il monumento a Indro Montanelli a Milano i rigurgiti di nostalgie fasciste a suon di Faccetta nera.
In realtà la storiografica ha da tempo superato questo modello di lettura del colonialismo spingendosi in più articolati e stimolanti percorsi di ricerca. La fase della semplice condanna è ormai stata sostituita dall’analisi dei meccanismi del potere coloniale, del loro effettivo impatto e della molteplicità di attori che hanno popolato il sistema coloniale. Grazie a questi studi ci è ora possibile comprendere meglio la reale incisività del colonialismo sulle società africane ovvero come il colonialismo abbia modificato i sistemi politici, i modelli economici, le pratiche religiose, le tradizioni giuridiche, l’ambiente e le aggregazioni urbane. Riusciamo così a cogliere le tante sfumature del colonialismo in termini di questioni di genere, di religione, di etnie di istruzione e processi culturali comprendendo meglio quanto delle istituzioni coloniali rimanga nelle società ed istituzioni contemporanee condizionandole nel loro agire. Allo stesso tempo, questo filone di studi ha anche puntato nuova luce su quanto il colonialismo ed anche i colonizzati abbiano trasformato le stesse società colonizzatrici.
Obiettivo di questo corso è, quindi di esaminare l’esperienza coloniale italiana alla luce di questo tipo di approccio, illustrando le complessità e le sfumature di questo fenomeno storico ed evidenziando la incancellabile interdipendenza che ha creato nella storia e nella memoria dei colonizzati e dei colonizzatori. Ricorrendo a materiali audiovisivi e a stampa dell’epoca cercheremo di capire quanto del colonialismo sia ancora presente nella società coloniale italiana ma anche quanto di esso rimanga nelle ex-colonie.
PROGRAMMA INDICATIVO:
SABATO 21 novembre
9.00 – 10:00 La retorica della “missione civilizzatrice”
10:00 -10:30 discussione e domande
10:30 -11:00 pausa
11:00 – 12:00 La sfida di società complesse
12:00 – 12:30 discussione e domande
12:30 – 14:30 pausa pranzo
14.30 – 15.30 Il posto al sole: origini e strutture del sogno coloniale
15:30 – 16:00 discussione e domande
16:00 – 16:30 pausa
16.30 – 18.00 Laboratorio sull’immaginario coloniale (analisi e discussione del film: Sotto la croce del Sud di Guido Brignone [1938] che verrà fornito ai partecipanti prima del seminario)
DOMENICA 22 novembre
9.00 – 10.00 Miti coloniali: “italiani brava gente”
10:00 -10:30 discussione e domande
10:30 – 11:00 pausa
11.00 – 12.00 Miti coloniali: la “diversità abissina”
12:00 – 12:30 discussione e domande
12:30 – 14:30 pausa pranzo
14.30 – 15.10 Le memorie dei colonizzatori e dei colonizzati
15.10 – 15:30 discussione e domande
15:30 – 15:50 pausa
15:50 – 16.30 Le eredità materiali e immateriali del colonialismo
16:30 – 17:00 discussione e domande
17:00 – 17:45 L’impatto sull’attualità: il labile confine tra eredità e responsabilità
17:45- 18:15 discussione finale
Il docente
Uoldelul Chelati Dirar
Professore di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Macerata, Uoldelul Chelati Dirar è nato ad Asmara in Eritrea. In Italia ha fatto i suoi studi secondari ed universitari. Dopo aver concluso il dottorato di ricerca in Storia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari, nel 1998 si è trasferito in Eritrea dove ha insegnato fino al 2003 presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Asmara del quale è stato anche direttore dal 1998 al 2002. Ritornato in Italia nel 2003, è diventato Professore Associato ed attualmente insegna Storia e Istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università degli studi di Macerata.
Dal gennaio 2013 è stato invece nominato Delegato del Rettore per le Relazioni internazionali, l’internazionalizzazione della didattica e la mobilità. Storico di formazione, si è occupato principalmente di storia del Corno d’Africa ed in particolare dell’Eritrea e dell’Etiopia in epoca coloniale. I suoi interessi di ricerca vertono sui processi di formazione delle élite locali e sullo sviluppo di ideologie nazionaliste.
Informazioni pratiche
Quando: Sabato 21 e domenica 22 novembre 2020
Orari: Sabato 9.00-12.30 / 14.30-18.00 — Domenica: 9.30-12.30 / 14.30-18.00
Chi può partecipare
Il seminario è rivolto ad appassionati di storia e dell’Africa, di ogni età. È adatto a tutti: studenti, ricercatori, sociologi, antropologi, giornalisti, cooperanti, blogger, missionari, volontari, imprenditori, viaggiatori… chiunque sia interessato ad approfondire le proprie conoscenze sull’Africa e sulla storia coloniale italiana nel continente africano.
Diretta streaming
L’evento si terrà esclusivamente in streaming online, senza necessità di spostarsi, secondo le modalità che verranno comunicate dall’organizzatore. La partecipazione in remoto consentirà di intervenire e porre domande. Inoltre, al termine dell’evento, i partecipanti riceveranno la videoregistrazione dell’intero seminario, che dunque potrà essere fruito anche in differita.
Videoregistrazione
Al termine dell’evento, i partecipanti riceveranno la videoregistrazione dell’intero seminario, che dunque potrà essere fruito anche in differita. Verranno forniti anche gli eventuali materiali didattici e la bibliografia messa a disposizione dal docente.
Segreteria organizzativa
Rivista Africa – Referente: Diego Fiore – cell. 334 2440655 – info@africarivista.it