La campagna per le elezioni parlamentari del 31 luglio in Senegal è ufficialmente iniziata ieri per 21 giorni. L’inizio è stato calmo e timido perché la giornata ha coinciso con la festa di Tabaski, Eid-el-Kebir nel Paese al 95% musulmano.
Il presidente della Repubblica, Macky Sall, ha lanciato un appello a cessare la violenza che “deve essere bandita e lo Stato resterà vigile affinché questo periodo sia un periodo di campagna elettorale e non quello di una campagna di violenza e che tutti i cittadini che lo desiderano possano recarsi alle urne ed esprimere il proprio voto”. Il presidente ha ricordato che il Senegal, grazie alla sua diversità, è sempre stato caratterizzato dall’armonia, sperando che si possa continuare a vivere in armonia, nella diversità e nell’unità.
Anche Ousmane Sonko, uno dei principali leader della coalizione di opposizione Yewi Askan Wi (Yaw) ha rilasciato una dichiarazione in diretta sui social network dalla sua roccaforte di Ziguinchor, Casamance nel sud del Paese, chiedendo ai senegalesi di recarsi in massa alle urne, per dare la maggioranza dell’Assemblea nazionale all’opposizione e per bloccare una possibile terza candidatura di Macky Sall
In totale, otto liste sono in gara e ciascuna dispone di cinque minuti di trasmissione in onda in due fasce orarie ogni sera fino al 29 luglio sulla televisione pubblica. Alle elezioni amministrative dello scorso 23 gennaio, l’opposizione ha vinto nelle grandi città strategiche, come Dakar la capitale, mentre la maggioranza riunita nella coalizione Benno Bokk Yakaar vanta una vittoria numerica a livello nazionale.
La preparazione delle prossime elezioni legislative è stata segnata da diversi episodi di tensione e manifestazioni legate alla convalida o meno di liste, in particolare quella di Yaw per Dakar, ma anche sulla questione degli endorsement.
Le ultime elezioni legislative in Senegal, organizzate il 30 luglio 2017, sono state vinte dalla coalizione del movimento presidenziale Bby.