Scene raccapriccianti di un cadavere esumato da un cimitero e dato alle fiamme davanti a diverse persone, stanno suscitando reazioni di sgomento e l’apertura di un’inchiesta, da parte della Procura di Kaolack, nel sud-ovest del Senegal.
Il pubblico ministero afferma di essere stato informato dal commissario centrale di Kaolack che “persone non identificate si sono presentate alla ricerca della tomba del defunto C. Fall, che era stato sepolto al cimitero di Leona Niassene il giorno prima. Dopo essere riusciti a identificare la sua tomba, questi individui hanno semplicemente riesumato il suo corpo e lo hanno trascinato fuori, prima di bruciarlo”.
Secondo il procuratore si tratta di “atti di barbarie gravissimi (…) che preoccupano le autorità e non possono rimanere impuniti”.
Fonti giornalistiche e sui social collegano l’accaduto al fatto che il defunto era considerato, presumibilmente, omosessuale. Alla madre sarebbe stato negato un funerale musulmano tradizionale per questo motivo. Sui social network si moltiplicano le condanne da parte di difensori dei diritti umani.
In Senegal, l’omosessualità è reato.