Senegal: “caso Sonko”, verso la revoca dell’immunità

di Valentina Milani
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Dovrebbe iniziare oggi la procedura di revoca dell’immunità parlamentare per Ousmane Sonko, il leader del partito di opposizione Pastef accusato da una massaggiatrice di violenza sessuale e minacce di morte. E oggi, secondo fonti ufficiose, gli avvocati di Sonko – una squadra di sei legali molto conosciuti a Dakar – presenteranno la controdenuncia nei confronti della massaggiatrice, la ventenne A. S. Uno dei legali, Bamba Cissé, parlando con la stampa locale, ha dichiarato che il suo cliente era già “stato allertato” rispetto alla possibilità di una cospirazione ai suoi danni e che la controdenuncia riguarderà anche i complici della donna.

A Dakar oggi la situazione sembra più tranquilla, ma la giornata di ieri è stata caratterizzata da momenti di altissima tensione. I sostenitori di Sonko si sono riuniti davanti all’abitazione del parlamentare, nel quartiere di Keur Gorgui, e ci sono stati scontri violenti con la polizia. È stato dato fuoco a peneumatici e cassonetti. Sono state danneggiate abitazioni e automobili. Nessuna vittima ma molti feriti e tantissimi arresti, la maggior parte dei quali in flagranza. La polizia starebbe adesso passando al vaglio le molte immagini relative agli scontri per procedere a nuovi fermi. Testimoni oculari riferiscono che tra gli agitatori molti non sarebbero stati sostenitori del Pastef ma teppisti comuni. Anche fuori Dakar si sono registrati scontri. A Ziguinchor, in Casamance, tre manifestanti sono stati arrestati. A Louga è stata bruciata l’abitazione di un politico locale.

Le autorità, che sembrano essere state sorprese dalla reazione dei sostenitori di Ousmane Sonko, stanno preparando nuove misure. Nella notte ci sarebbe stato un vertice al ministero dell’Interno, a cui hanno preso parte funzionari della Gendarmeria Nazionale, della Polizia e di altri enti.

Manifestazioni a sostegno di Sonko si stanno organizzando anche tra i senegalesi della diaspora. In Italia ne è prevista una venerdì mattina alle 9. Sono attesi presidi davanti all’ambasciata di Roma e ai consolati di Napoli e Milano. Cominciano tuttavia a levarsi anche voci contrarie. Molti senegalesi, pur ritenendo che al parlamentare sia stata tesa un’imboscata, non hanno apprezzato alcuni elementi presenti nella versione resa da Sonko ritenuti poco verosimili, nonché la sua decisione di avvalersi dell’immunità parlamentare per non presentarsi alla caserma di Colobane dove era stato convocato ieri mattina.
Domenica sera Sonko ha indetto una conferenza stampa on line, in cui ha ammesso di essersi recato diverse volte al centro massaggi Sweet Beauté, ma di averlo fatto per “motivi terapeutici”. Ha accusato Macky Sall di essere il regista del complotto e annunciato l’intenzione di non ottemperare alla citazione della polizia e quindi non presentarsi in caserma, perché detta citazione non sarebbe stata fatta in osservanza della legge. 

(Stefania Ragusa)

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