A distanza di tre anni dall’arresto, due giovani senegalesi sono ancora in prigione e non hanno subito il processo per aver pubblicato post inneggianti il jihadismo su social network.
Uno di loro, Saër Kébé, frequentava l’ultima classe delle scuole superiori; l’altro, Ousseynou Kébé, aveva appena finito il suo primo anno di università. Le famiglie dei due imputati denunciano la lentezza del procedimento.
Saer Kébé è stato arrestato nel maggio 2015 mentre si stava preparando all’esame di maturità. È stato prelevato a Mbour, una città a circa 80 km da Dakar, e da allora è in prigione senza processo. Secondo i suoi genitori, all’epoca il ragazzo di 18 anni aveva appena pubblicato un commento sulla pagina Facebook dell’ambasciata americana a Dakar, denunciando il sostegno degli Stati Uniti a Israele ai bombardamenti dei territori palestinesi.
Ousseynou Diop è stato invece arrestato nel novembre 2015 a Thiès, una città a circa 70 km da Dakar. La polizia lo ha fermato perché aveva pubblicato un commento sull’attacco alla sede di «Charlie Hebdo» a Parigi. Sellé Diop, suo fratello maggiore, sostiene che dal suo arresto, la famiglia non ha saputo più nulla e non è stata informata delle procedure che dovrebbero portare al processo.