Poco più di una decina di giorni fa, il vincitore delle elezioni presidenziali, Bassirou Diomaye Faye, era ancora in carcere, dove ha trascorso 11 mesi in prigione per oltraggio alla corte, diffamazione e diffusione di notizie false. È stato rilasciato giovedì 14 marzo contemporaneamente al suo leader Ousmane Sonko, incarcerato dal luglio 2023, e che ha sempre denunciato un accanimento nei suoi confronti per escluderlo dai giochi politici. Ora, attraverso colui che chiama suo “fratellino”, Sonko viene messa alla prova nella corte dei grandi.
“Possiamo dire che Diomaye è l’altro Ousmane Sonko, la sua copia quasi perfetta, hanno la stessa visione, pensano allo stesso modo e soprattutto hanno un rispetto e una fiducia immutabili”, ha dichiarato un membro dello staff della campagna, citato dal sito La vie sénégalaise.
Entrambi gli uomini si sono conosciuti all’agenzia delle entrate, dove hanno lavorato come ispettori del fisco, e hanno stretto i legami all’interno dal partito Pastef, sciolto dal governo nel 2023. “Spesso vestito con un tradizionale boubou bianco, di media statura, con un pizzetto sotto il viso giovanile, Bassirou Diomaye Faye è apparso sul palco durante il suo ultimo comizio elettorale in compagnia delle sue due mogli, la prima volta per un presidente senegalese”, descrive l’emittente francese Europe1. Contro l’iperpresidenzialismo, questo musulmano praticante appare come l’incarnazione di una nuova generazione di politici, mettendo in risalto i suoi valori panafricani, il suo desiderio di preservare la sovranità del Paese, di distribuire la ricchezza in modo più equo e di riformare una giustizia che considera corrotta .
Promette inoltre di rinegoziare i contratti petroliferi e di pesca e afferma di non aver paura di abbandonare il franco Cfa, arrivando addirittura a creare una nuova moneta nazionale, una misura che il suo avversario Amadou Ba ha denunciato come una “sciocchezza” economica, ricorda la medesima fonte.
Il suo progetto è ampiamente diffuso dai suoi numerosi sostenitori sui social network, come la sua dichiarazione patrimoniale pubblicata l’ultimo giorno della campagna per sottolineare la sua “trasparenza”. I suoi rivali lo accusano di essere a capo di “avventurieri” pronti a perseguire una politica di rottura pericolosa per un Paese rinomato per la sua stabilità nell’Africa occidentale. Proveniente da una modesta famiglia di agricoltori, Bassirou Diomaye Faye ha sostenuto l’esame di ammissione all’Ena (scuola nazionale di amministrazione) in Senegal, sulle orme di Ousmane Sonko, prima di prendere la guida del sindacato guidato da quest’ultimo. Insieme hanno fondato il partito politico Pastef nel 2014.
Da “Piano B a presidente della Repubblica”, come titola l’emittente Rts, Bassirou Diomaye Faye ha rilasciato le sue prime dichiarazioni pubbliche dopo aver vinto in un lampo le elezioni al primo turno. Rivolgendosi ai suoi sostenitori, ha espresso il suo impegno a governare con umiltà, concentrandosi sulla riconciliazione nazionale, sulla revisione delle istituzioni e sul raggiungimento della rottura per la quale i senegalesi lo hanno eletto.
A 44 anni, Bassirou Diomaye Faye diventa il presidente più giovane della storia del Senegal. Ha sottolineato che queste elezioni rappresentano una scelta di rottura con il sistema politico in vigore, promettendo di mettere la riconciliazione nazionale in cima alle sue priorità. Ha insistito anche sulla necessità di rafforzare il “vivere insieme”, di ridurre il costo della vita e di avviare consultazioni nazionali inclusive per valutare e rilanciare le politiche pubbliche.
Il presidente eletto ha dichiarato con fermezza che si impegnerà nella lotta alla corruzione a tutti i livelli, affermando che la sua vittoria è quella di tutti i senegalesi, sia quelli residenti nel paese che quelli della diaspora. Ha elogiato l’attaccamento del popolo senegalese alla democrazia e alla giustizia, affermando che queste elezioni sono state una vittoria per la difesa della sovranità e dei valori democratici.
Bassirou Diomaye Faye, riposta ancora la Radiotelevisione senegalese, ha inoltre annunciato l’intenzione di avviare ampie consultazioni inclusive e settoriali per rilanciare le politiche pubbliche. Si è congratulato con l’amministrazione senegalese per la riuscita organizzazione fisica del voto, che ha portato ad elezioni libere, trasparenti e democratiche nonostante un contesto preelettorale segnato da tensioni.
Il presidente eletto ha elogiato la tradizione senegalese che vede i candidati sconfitti congratularsi con il vincitore ancor prima della proclamazione ufficiale dei risultati. Ha inoltre riaffermato l’impegno del Senegal a sostenere la costruzione dell’integrazione continentale nell’Africa occidentale all’interno dell’Ecowas, chiedendo cambiamenti per rafforzare questa integrazione.
Bassirou Diomaye Faye ha assicurato davanti alla stampa alla comunità internazionale che il Senegal resterà un partner affidabile impegnato in una cooperazione virtuosa. Ha espresso la sua gratitudine al suo mentore politico, Ousmane Sonko, per aver proposto un progetto piuttosto che la sua persona. Sono arrivate le congratulazioni da quasi tutti i candidati alla presidenza, riconoscendo la clamorosa vittoria del neoeletto presidente, ancor’ prima della pubblicazione dei risultati ufficiali.