Senegal, domenica si vota per cambiare la Costituzione

di Enrico Casale
senegalesi al voto

 

macky sallUltimi due giorni di campagna referendaria in Senegal. Domenica 20 marzo, gli elettori sono chiamati ad esprimersi sulla revisione della Costituzione promossa dal Presidente Macky Sall. Sono in gioco numerose e importanti cambiamenti della Carta fondamentale. In particolare il rafforzamento delle garanzie per tutti i partiti, compresi quelli di opposizione, e la possibilità da parte di candidati indipendenti di candidarsi per tutte le cariche pubbliche. Le nuove norme rafforzano inoltre i poteri di controllo dell’Assemblea nazionale sull’azione di Governo e quelli del Consiglio costituzionale sulle leggi prima della loro promulgazione. Sono anche introdotti nella Costituzione principi di decentralizzazione e di decentramento amministrativo.

Gli elettori saranno infine chiamati a votare sulla norma che prevede l’introduzione del limite dei due mandati presidenziali e la riduzione del mandato presidenziale da 7 a 5 anni. Su quest’ultimo provvedimento è scoppiata una forte polemica. Il Presidente, infatti, pur sostenendo la riduzione del mandato, ha affermato che lui rimarrebbe in carica 7 e non 5 anni. La campagna elettorale è così diventata infuocata. Sostenitori e avversari si trovano trasversalmente in tutti i partiti. Anche la coalizione di Governo non sembra compatta. Ad esempio, il Presidente dell’Assemblea nazionale, Moustapha Niasse, e il leader del Partito socialista, Ousmane Tanor Dieng, sono pronti a non far mancare il loro sostegno all’iniziativa presidenziale, ma voci opposte si sono alzate dal sindaco di Dakar, Khalifa Sall, e dall’imam M’baye Niang, segretario dell’Assemblea nazionale.

Tutti gli attori in campo hanno battuto palmo a palmo il Paese e il referendum si è trasformato in una sorta di giudizio sulla Presidenza Sall, in un momento in cui il tasso di popolarità presidenziale non è particolarmente alta. Il Governo, per assicurarsi una ampia affluenza alle urne (che di per sé già rappresenterebbe una prima vittoria), ha provveduto in tempo record a rinnovare le cartelle elettorali scadute. Lo stesso Sall si è impegnato a incontrare personalmente gli influenti membri della società civile e religiosa capaci di indirizzare con le loro parole una enorme quantità di voti (specialmente quelli delle città sante di Touba e Tivaouane).

 

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