Senegal: due morti nelle proteste, il governo scioglie il Pastef

di claudia

Due persone sono state uccise in Senegal, a Ziguinchor, durante le proteste scatenate dall’arresto del leader dell’opposizione Ousmane Sonko. Poche ore dopo l’annuncio della sua incriminazione e della sua detenzione, il ministro dell’Interno, Antoine Diome, ha annunciato lo scioglimento di Pastef-Les patriotes, il suo partito politico. La decisione darà sicuramente luogo a ulteriori tensioni.

Due persone sono state uccise in Senegal, a Ziguinchor, durante le proteste scatenate dall’arresto del leader dell’opposizione Ousmane Sonko, secondo il ministero dell’Interno. Due “corpi maschili senza vita” sono stati scoperti nella città meridionale di Ziguinchor, di cui Sonko – aspirante alla presidenza del 2024 – è sindaco, ha detto ieri il ministero in una dichiarazione. Il ministero ha invitato il pubblico a mantenere la calma e ha affermato che sta adottando misure per “preservare la pace e la tranquillità nel Paese”.

I manifestanti sono scesi in piazza ieri mentre Sonko era in custodia cautelare con sette capi d’accusa pesanti. Il ministro dell’Interno senegalese Antoine Felix Abdoulaye Diome, ha annunciato ieri a fine giornata che il governo ha sciolto il partito Pastef-I patrioti, il partito che dirige Sonko, accusato di richiamare frequentemente i suoi sostenitori a movimenti insurrezionali, che hanno portato a gravi conseguenze, tra cui la perdita di vite umane, molti feriti, nonché atti di saccheggio di proprietà pubbliche e private”. La decisione darà sicuramente luogo a ulteriori tensioni.

Sonko, un ex ispettore fiscale di 48 anni, ha dovuto affrontare una serie di problemi legali che, secondo lui, sono stati progettati per renderlo non idoneo a candidarsi alla presidenza nel 2024.

Il leader dell’opposizione è stato mandato in carcere presso il penitenziario di Sébikotane, nei pressi di Dakar, nel dipartimento di Rufisque. Sonko è già stato condannato lo scorso 1° giugno nel processo intentato dall’ex massaggiatrice Adji Sarr, e deve ora fronteggiare sette capi d’accusa decisi dal pubblico ministero. 

Il movimento senegalese F24, reagendo all’arresto di Sonko denuncia una “logica repressiva” e una “caccia all’uomo iniziata diversi mesi fa” contro il leader del partito Pastef.

“L’F24 condanna con la massima fermezza l’arresto arbitrario […] di uno dei suoi membri, Ousmane Sonko, nonché tutte le misure draconiane adottate in questo contesto, come la sospensione dell’Internet e dei dati sui cellulari, restrizioni di movimento e divieti di manifestazione”, dichiara la piattaforma composta da partiti politici, sindacati e organizzazioni della società civile.

In una dichiarazione inviata all’agenzia Aps, i suoi leader affermano di sostenere il Pastef-Les patriotes. Chiedono inoltre “la fine del procedimento contro i signori Ousmane Sonko e Aliou Sané, nonché il rilascio di tutti i prigionieri politici”. “L’F24 invita il presidente Macky Sall a porre fine alla spirale di violenza repressiva”, si legge nella dichiarazione.

I suoi leader si rammaricano che “il presidente Macky Sall e il suo governo rimangano sordi alle richieste di allentamento, pacificazione e fine delle restrizioni agli spazi di libertà”. “Conformemente al suo statuto, l’F24 ribadisce la sua determinazione a opporsi a tutti gli artifici giuridici e politici volti a ostacolare arbitrariamente la partecipazione dei suoi membri alle prossime elezioni presidenziali, nonché il suo fermo impegno a difendere le conquiste democratiche e le libertà civili”, ha continuato la dichiarazione.

Arrestato venerdì 28 luglio e posto sotto custodia della polizia, Ousmane Sonko, sindaco di Ziguinchor (sud), è stato incriminato e posto sotto mandato di custodia da un giudice istruttore lunedì 31 luglio. È perseguito per incitamento all’insurrezione, associazione a delinquere, minaccia alla sicurezza dello Stato, cospirazione contro l’autorità statale, atti e manovre volte a compromettere la sicurezza pubblica e creare gravi disordini politici.

Secondo l’accusa dell’Alta corte di Dakar, il signor Sonko è anche sospettato di aver commesso atti di associazione a delinquere in relazione a un’impresa terroristica, furto di un telefono cellulare e diffusione di notizie false.

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