Soham El Wardini è arrivata alla guida del comune della capitale senegalese Dakar nel marzo 2018 dalla porta dell’interim, a seguito dell’arresto del sindaco Kahifa Sall, di cui era la più stretta collaboratrice. Confermata da elezioni interne al consiglio municipale, El Wardini si trova ora nell’arena elettorale, cercando la rielezione contro figure di spicco, in alcuni casi controverse, dell’attuale scena politica senegalese.
Tra questi, l’ex alleato Barthelemy Dias, ex parlamentare e attuale sindaco del municipio di Mermoz-Sacré-Coeur, che la sindaca uscente accusa di aver “plagiato il suo programma”. Ad Abdoulaye Diouf Sarr, il ministro della sanità candidato della coalizione di maggioranza Benno Bokk Yaakaar (Bby), Soham El Wardini rimprovera di essere stato presente solo tre volte a riunioni del Consiglio municipale. Tra gli altri leader politici da affrontare, l’ex sindaco di Dakar Pape Diop, alla guida del municipio dal 2002 al 2009, intenzionato a tornare per completare progetti avviati ma incompiuti dal suo successore Khalifa Sall.
In un’intervista a Le Quotidien, la sindaca El Wardini, che si candida sotto la bandiera dell’Unione Cittadina Bunt Bi, si rivolge agli elettori di Dakar invitando a scegliere la continuità. Parlando delle realizzazioni compiute, ha citato l’illuminazione pubblica in tutti i comuni di Dakar, la ristrutturazione di strade che datavano dagli anni 60, il bando per un ospedale, la Casa delle culture urbane. “La città – scrive El Wardini su Facebook – è uno dei simboli della madre, con il suo duplice aspetto di protezione e di limite. Somiglia al genere femminile. Così come la città possiede i suoi abitanti, la donna contiene in sé i suoi figli”.
Il suo predecessore, Kahifa Sall, era stato arrestato nel 2017 con l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici. È stato processato e condannato con un procedimento molto contestato e che Amnesty International ha definito “politico e implacabile”. L’arresto e la condanna gli hanno impedito di partecipare alle elezioni presidenziali del 2019. Il presidente Macky Sall lo ha graziato a settembre 2019.
Le elezioni amministrative previste il 23 gennaio prossimo in Senegal sono considerate un test per la maggioranza stretta attorno al presidente Macky Sall. Oltre alla battaglia per la guida di Dakar, è molto seguita quella per Ziguinchor, capoluogo della Casamance, dove si candida il leader del partito d’opposizione Pastef, Ousmane Sonko