Il Consiglio Costituzionale del Senegal ha convalidato, ieri, la grande vittoria alle elezioni parlamentari del partito al governo, che dispone ora della maggioranza necessaria per attuare il suo programma di rottura con la precedente amministrazione. Il Pastef, partito del primo ministro Ousmane Sonko e del presidente della Repubblica, Bassirou Diomaye Faye, ha ottenuto 130 seggi su 165 all’Assemblea.
Si tratta di una delle maggioranze più massicce in termini di numero di seggi mai ottenute da un unico partito nelle elezioni politiche. Nel 1988, sotto la guida di Abdou Diouf, il Partito socialista vinse 103 seggi su 120. Forti maggioranze sono emerse da altre elezioni parlamentari, come nel 2012, ma in coalizioni, ricordano osservatori.
La coalizione dell’ex presidente Macky Sall si accontenta di 16 seggi, quella dell’ex primo ministro Amadou Ba di 7, quella del sindaco di Dakar, Barthelemy Dias, di 3. Ha ottenuto un seggio il candidato indipendente Tahirou Sarr, che ha costruito la sua campagna su un discorso nazionalista. È stato particolarmente noto per gli attacchi contro le comunità guineana e libanese, riferisce Le Monde Afrique.
Dopo tre anni di crisi economica e politica, Bassirou Diomaye Faye è stato eletto al primo turno delle elezioni presidenziali di marzo, spinto dall’aspirazione al cambiamento di una popolazione di cui metà ha meno di 19 anni. Lui e il primo ministro Ousmane Sonko, suo mentore che sarebbe stato al suo posto se la sua candidatura non fosse stata invalidata, hanno condotto per mesi una convivenza conflittuale con un’Assemblea nazionale nata dalle elezioni legislative del 2022 e ancora dominata dalla precedente maggioranza.