Senegal | Il momento giusto per scoprirlo

di Valentina Milani
Senegal: mare e ospitalità

Da Dakar ai piccoli villaggi dell’entroterra, il Senegal non smette mai di mostrare la sua naturale inclinazione all’ospitalità. Qui lo straniero è accolto con entusiasmo e le dieci diverse etnie presenti nel paese convivono in assoluta armonia. Accogliere l’ospite con gioia e rispetto è diventato un valore simbolo dei senegalesi.

Modernità e storia
Il traffico tra le strade di Dakar è quello delle grandi metropoli africane, caotico e variopinto. Centinaia di auto, dalle più moderne alle più stremate dal tempo, cercano di trovare il proprio spazio vitale per superare il prossimo frenetico incrocio. I tipici pulmini collettivi senegalesi, chiamati Ndiaga Ndiaye, spiccano nella calca con i loro colori. È sera, e accanto alla strada impolverata e piena di sabbia, una miriade di gente ritorna a piedi verso le proprie case dopo una giornata di lavoro. I venditori ambulanti si avvicinano agli automobilisti cercando di vendere anacardi, arachidi, tavolette di polpa di baobab, ma anche cuscini o piccoli elettrodomestici. L’anima di Dakar è quella di una città in continuo fermento e in costante crescita, una delle principali capitali culturali ed economiche dell’intera Africa Occidentale. Città sede dell’ufficio regionale dell’UNESCO nell’Africa Sub-Sahariana e di numerosi musei (tra cui il nuovissimo e immenso Musée des civilisations noire) , qui si può respirare la voglia di crescita e riscatto di un intero paese. Tappa obbligata per chi visita Dakar, è sicuramente l’isola di Gorèe, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1978. Antico centro di smistamento e partenza dei futuri schiavi nelle Americhe, divenuto oggi simbolo dell’olocausto africano, Gorèe non ha perso la sua autenticità nonostante l’alto numero di visitatori.

Atmosfere coloniali
Al confine nord del Senegal, alle porte del Sahara e stretta tra l’oceano e il fiume Senegal, sorge l’antica capitale coloniale, Saint Louis. L’antico quartiere europeo fu costruito su un’isola in mezzo al fiume e si raggiunge attraversando il Pont Faidherbe. I decaduti palazzi coloniali, tinti di color pastello, danno alla città un’area malinconica e magica, come se tutto fosse stato abbandonato nel giro di una notte. Sulla terraferma, in quello che era il vecchio quartiere africano, vive una fiorente comunità di pescatori in un quartiere chiamato Guet N’ Dar. Vicino al porto si viene pervasi da odori forti e pungenti: i pescatori arrivano con le loro piroghe in porto e scaricano la merce del giorno direttamente sulla battigia, le donne affumicano il pesce continuamente, e i bambini riposano e giocano tra le bancherelle del mercato. Tutto il tempo viene scandito dai ritmi dell’oceano e della pesca.

Biodiversità e natura
Il Senegal offre degli scenari naturali sorprendenti e paesaggi unici. Al confine con la Mauritania, dopo le sabbie del Sahara, sorge il terzo parco ornitologico più grande del mondo, il Parc national des oiseaux du Djoudj. Qui trovano riposo centinaia di specie di uccelli, oltre 400, molti dei quali giungono tra le acque del fiume Senegal dopo aver attraversato il deserto, direttamente dall’Europa. Colonie di migliaia di pellicani, dopo una lunga mattina in cerca di cibo, si ritrovano su uno degli isolotti creati dal fiume per riposare. Sulle sponde del fiume è possibile avvistare anche altre specie di animali, come scimmie, facoceri e varani. A novembre, immediatamente dopo la stagione delle piogge, l’intero parco vi si presenterà come un’immensa palude piena di canali navigabili.
A circa 150 km a sud di Dakar si trova invece il Parco Nazionale del Delta del Saloum, dove il fiume Saloum arresta la sua corsa prima di gettarsi nell’oceano Atlantico. L’acqua dà vita a una distesa infinita di piccole isole e lagune, formando l’habitat ideale per foreste di mangrovie. Navigando i canali del delta, è possibile osservare isole formate esclusivamente da migliaia di conchiglie che le maree continuano a donare alla terra. Al tramonto, quando tutto il parco si dipinge di rosso fuoco, migliaia di uccelli si ritrovano sull’unica isola del delta priva di predatori, offrendo uno spettacolo indimenticabile.

Cultura e tradizioni
Il Senegal è anche paese di riti e tradizioni animiste che si fondono perfettamente con l’Islam e il Cristianesimo. Nel cuore del parco del Delta del Saloum, sorge il villaggio di Missirah, a un’ora di piroga dal Gambia. In questo luogo vigila sui propri abitanti un gigantesco Fromager, di oltre 30 metri di circonferenza. Un albero millenario, probabilmente uno dei più antichi dell’Africa Occidentale. La popolazione del villaggio lo venera come un albero sacro e crede che i suoi spiriti veglino sulle loro vite, determinandone fortune o sventure. In Senegal, le varie religioni e credenze sembrano unirsi in un’armonia profonda, a testimonianza del carattere pacifico di questo paese: sull’isola di Fadiouth è possibile visitare un cimitero misto, dove le tombe cristiane e musulmane sorgono l’una accanto all’altra, dando a questo posto unico, lastricato di conchiglie, un fascino raro.
Un viaggio in Senegal, il più occidentale tra gli Stati africani, è un’esperienza adatta a tutti i tipi di viaggiatori. È possibile partire zaino in spalla, con una guida in tasca e tanta voglia di entrare in sintonia con il cuore profondo di questo paese: i senegalesi apriranno sempre la porta al viaggiatore, accogliendolo come un gradito ospite. Ma è anche adatto a chi vuole avere un assaggio d’Africa rilassandosi al mare, sulle spiagge della Petite Côte a sud di Dakar, che offre strutture di primo livello e temperature estive durante tutto l’anno. Adesso, non resta altro che partire.

(Mara Scannicchio)

INFORMAZIONI PER IL VIAGGIO:

Documenti
Per entrare in Senegal è sufficiente un passaporto con un residuo di validità di almeno 6 mesi. Non è necessario il visto.

Vaccinazioni
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma alcune sono fortemente consigliate. Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio SOLO per tutti i viaggiatori superiori ai 9 mesi d’età provenienti da Paesi in cui la febbre gialla é a rischio trasmissione, nonchè per tutti i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nell’ aeroporto di un Paese in cui la febbre gialla è a rischio trasmissione. In tutti gli altri casi, la vaccinazione contro la febbre gialla non è obbligatoria. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda fortemente la vaccinazione anche per il Senegal, in quanto zona a rischio. Controllare che si sia in regola (se già effettuati) con i richiami di epatite A e B, tetano e tifo, morbillo e meningite. Evitare il contatto diretto con gli animali. È fortemente consigliata la profilassi antimalarica.

Lingua
La lingua ufficiale è il francese, che parla chiunque sia alfabetizzato. La lingua più parlata come lingua veicolare tra i senegalesi è il Wolof. Solo in alcune strutture ricettive di livello medio-alto lo staff parla inglese e/o italiano.

Fuso orario
Il fuso del Senegal è quello del Meridiano di Greenwich. Un’ora in meno durante la nostra ora solare (circa Novembre – Marzo) due ore in meno durante la nostra ora legale (circa Aprile – Ottobre).

Valuta e prezzi
La valuta del Senegal è il Franco CFA. Un euro è pari a circa 655 Franchi CFA (Novembre 2019). I prezzi variano a seconda dei servizi offerti. In un ristorante di livello medio, per un pasto completo si possono spendere in media 15 euro. Ma è anche possibile mangiare con pochissimi CFA nei ristorantini frequentati prettamente da senegalesi o sperimentando il loro street food (pesce essiccato, carne alla griglia). Anche i prezzi dell’artigianato locale cambiano moltissimo a seconda del luogo e del venditore. Una sola regola d’ordine: trattare sempre sul prezzo.

Clima
Il Senegal ha due stagioni climatiche, una secca che va da Novembre ad Aprile e una stagione delle piogge, che va da Maggio ad Ottobre. Le piogge si fanno più intense man mano che si scende a Sud allontanandosi da Sahel, la fascia tra il deserto e la foresta. Le temperature sono ideali lungo la costa, sempre intorno ai 25 gradi in media, molto più calde all’interno dove si possono raggiungere facilmente i 35/40 gradi come valore massimo.

Voli
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