L’inedita configurazione dell’Assemblea nazionale del Senegal è ampiamente commentata dai quotidiani ricevuti oggi dall’Agenzia di stampa senegalese (Aps). Benno Bokk Yaakaar (Bby), la coalizione della maggioranza presidenziale, ha ottenuto 82 seggi alle elezioni legislative tenutesi domenica scorsa, secondo i risultati provvisori pubblicati giovedì dalla Commissione nazionale di censimento dei voti.
Le coalizioni Yewwi Asakan Wi (Yaw) e Wallu Senegal, alleati in diversi dipartimenti del Paese, ottengono rispettivamente 56 deputati e 24 seggi, per un totale complessivo di 80 deputati.
Con questo delicato equilibrio, il gioco delle alleanze potrebbe far pendere la maggioranza assoluta in un campo o nell’altro, sottolinea l’Aps. Alle coalizioni Bokk Gis Gis/Liggeey, Servitori/Mpr e Aar Senegal viene attribuito un seggio ciascuna.
”I risultati ottenuti dimostrano che il voto di maggioranza ha cambiato schieramento”, sottolinea il giornale Tribune. Passando da 125 deputati a 82 deputati, il presidente Macky Sall “perde la sua maggioranza meccanica”, osserva L’Info indicando che “il movimento presidenziale sarà obbligato a cercare alleati nell’opposizione”. “Benno, alla ricerca della maggioranza assoluta!” esclama Sud Quotidien, che rileva che con 82 deputati, il movimento presidenziale “è obbligato a corteggiare un seggio”. Con questo numero di deputati, l’opposizione “è costretta all’unità per imporre la convivenza”, secondo Le Vrai Journal.
In questa ricerca di unità, L’Info presenta ”cinque uomini chiave”: Thierno Alassane Sall, ”l’altro oppositore radicale”, Pape Diop, il sostenitore del ritrovo” della famiglia liberale, Abdoulaye Wade, ”l’essenziale”, Ousmane Sonko, “l’assente più presente” e Pape Djibril Fall, “l’inclassificabile”.
Traendo “lezioni” da queste elezioni, EnQuête osserva che il Senegal si sta muovendo “verso un’Assemblea nazionale molto instabile”.
I senegalesi hanno eletto domenica scorsa 165 deputati per un mandato di cinque anni. Quindici degli eletti rappresenteranno i loro connazionali residenti all’estero nell’Assemblea nazionale. Alla vigilia della proclamazione dei risultati provvisori, l’opposizione aveva denunciato brogli, a favore dello schieramento di maggioranza, e chiesto il rinvio dell’annuncio.