Sono arrivati gli ultimi dati sul tasso di povertà registrato in Senegal, divulgati dall’Agenzia nazionale di statistica e demografia (Ansd). Il numero dei poveri tra il 2011 e il 2018 in Senegal è aumentato. Colpisce la percentuale delle persone che si considera povero in Senegal: il 50,9%. Aldilà dei dati dell’Ansd, la pandemia di covid-19 ha generato delle ripercussioni sulle condizioni di vita di gran parte della popolazione, che risultano notevolmente deteriorate.
Ampio spazio, oggi, sulla stampa senegalese, agli ultimi dati sulla povertà divulgati dall’Agenzia nazionale di statistica e demografia (Ansd). Il numero dei poveri in Senegal è aumentato tra il 2011 e il 2018, da 5,8 milioni a oltre 6 milioni, mentre il tasso di povertà monetaria ha registrato un calo di cinque punti nello stesso periodo. Il 50,9% dei senegalesi si considera povero. Allo stesso tempo, l’indagine armonizzata sulle condizioni di vita delle famiglie ha rivelato che la povertà è stata, nello stesso periodo, più accentuata nelle aree rurali rispetto alle aree urbane, dove si registra un calo maggiore del livello di povertà rispetto al 2011. I risultati del sondaggio hanno anche mostrato che il tasso di povertà estrema è sceso dal 12,2% al 6,8% tra il 2011 e il 2018.
Nella rassegna stampa fornita dall’agenzia Aps, il quotidiano Walfadjri osserva che “mentre il governo si vanta di un ‘Senegal emergente’, la maggioranza della popolazione si considera povera”. “Condizioni di vita del Senegal, poveri in aumento”, titola in prima pagina Le Quotidien, mentre il quotidiano Kritik, sceglie di mettere in evidenza il numero di “oltre 6 milioni di poveri in Senegal”, e che con un tasso di povertà del 65,7%, la regione di Sedhiou “vince il trofeo” di quella più povera. Dakar, la capitale, è invece la meno colpita dalla povertà, osserva Vox Populi. Il quotidiano l’As sottolinea che gli investigatori hanno concluso che le famiglie guidate da donne sono meno povere di quelle guidate da uomini.
Il Senegal ha realizzato, su iniziativa della Commissione dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa), un’indagine armonizzata sulle condizioni di vita delle famiglie (Ehcvm) finanziata dalla Banca mondiale. L’Ehcvm è una delle componenti principali del programma per l’armonizzazione e la modernizzazione delle indagini sulle condizioni di vita, il cui obiettivo è rafforzare le capacità degli Stati membri dell’Unione nella progettazione, attuazione, elaborazione e analisi dei dati dell’indagine per la valutazione della povertà.
Aldilà dei dati dell’Ansd, a causa delle ripercussioni della pandemia di covid-19, le condizioni di vita di gran parte della popolazione si sono notevolmente deteriorate e il divario tra i più bisognosi e i più agiati si è allargato. Mentre il Senegal ha registrato tassi di crescita dal 5 al 6%, la pandemia ha cambiato “considerevolmente le prospettive economiche del Paese”, ha fatto notare la Banca mondiale, secondo la quale il 40% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.