Senegal, l’agricoltura rigenerativa delle donne

di Marco Trovato

Nella regione della Casamance, granaio del Senegal, l’ong ACRA è impegnata insieme alle donne coltivatrici nella tutela del territorio e nella lotta al cambiamento climatico attraverso l’agroecologia

La Casamance viene spesso definita “il granaio” del Senegal, in virtù del suo potenziale agricolo, il più alto del Paese. In questa regione, la popolazione dipende in larga misura dalle risorse naturali per il proprio sostentamento, in particolare dall’agricoltura e dalla pesca. Non a caso, si concentra qui la più alta percentuale di famiglie contadine che praticano regolarmente l’agricoltura (+20% rispetto al resto del Senegal).

Tuttavia, la Casamance resta l’area più a rischio dal punto di vista della sicurezza alimentare che, qui, è associata ai più alti tassi di povertà in rapporto alle altre regioni del Paese. In tutti e tre i dipartimenti che ne fanno parte, infatti, si registrano indici di povertà superiori al 50% della popolazione.

Inoltre, nonostante la Casamance si distingua per la sue ricchezze naturali e una grande diversità ecologica, la zona, e di conseguenza l’attività agricola, è costantemente minacciata da: fenomeni climatici estremi quali la degradazione del suolo, coltivazioni intensive (in particolare la monocoltura dell’arachide), uso massiccio di fertilizzanti chimici, oltre alle difficoltà di accesso all’acqua e alla salinizzazione dei bacini irrigui a uso agricolo a causa dell’innalzamento dei livelli del mare.

La protezione e il risanamento dei terreni, congiuntamente alla gestione sostenibile delle risorse, rappresentano una sfida cruciale per il futuro dell’agricoltura nella regione. L’agroecologia, in questo senso, sta emergendo come una risposta sostenibile a queste sfide. Proponendo un approccio olistico all’agricoltura, essa promuove la resilienza dei sistemi agricoli e aiuta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

L’agroecologia e il progetto di Acra

Acra è un’organizzazione non governativa milanese che da più di 50 anni lavora per la tutela dei diritti umani, per il contrasto delle povertà e delle disuguaglianze e per la lotta al cambiamento climatico, in Europa, Africa e America Latina. Nei suoi interventi a favore della sicurezza e della sovranità alimentare, in particolare, Acra adotta un modello basato sui principi dell’agroecologia, un approccio integrato che applica concetti ecologici e sociali alla gestione e progettazione dei sistemi agricoli e alimentari, per avviare percorsi di transizione verso modelli sostenibili e resilienti, che valorizzino le biodiversità e riducano al minimo il bisogno di input esterni. Partendo da questo impegno e dalla consapevolezza che l’agroecologia e l’agricoltura rigenerativa possono essere una risposta alle sfide della Casamance, dal settembre 2023 Acra, che è attiva in Senegal dal 1984, ha realizzato il progetto “Coltiviamo sostenibile: promozione dell’agricoltura rigenerativa in Casamance, Senegal”.

Una rete di donne promotrici dell’agricoltura rigenerativa

Il progetto ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’agroecologia e dell’agricoltura rigenerativa mettendo al centro le donne. Esse, infatti, svolgono un ruolo cruciale nelle attività agricole e nella conservazione delle risorse naturali, e il loro coinvolgimento nelle pratiche agricole sostenibili le rende protagoniste nella ricerca di soluzioni alle sfide ambientali. Per fare ciò, il progetto ha previsto un intervento che ruota attorno a due assi principali: l’assistenza tecnica e la creazione di competenze (capacity buillding) per i gruppi di donne attive nell’agricoltura. In 8 mesi di lavoro, Acra ha identificato e lavorato con 22 gruppi di donne produttrici, e coinvolto 1.224 coltivatrici direttamente nel progetto, con l’obiettivo di creare una rete di promozione di buone pratiche in tema di agroecologia e agricoltura rigenerativa.

Attraverso il progetto “Coltiviamo sostenibile”, Acra ha fornito 22 kit di avvio alle pratiche agroecologiche e di agricoltura rigenerativa, composti da strumenti tipici del lavoro agricolo, come carriole, annaffiatoi, secchi per la raccolta dell’acqua, oltre che da 6 diversi tipi di sementi di varietà locali. Il progetto ha portato alla creazione di 9 siti pilota per il compostaggio presso i terreni delle donne coinvolte, e introdotto 12 sistemi e tecniche di approvvigionamento idrico innovativi e sostenibili, per migliorare la disponibilità di acqua a scopi sia agricoli che di conservazione del suolo.

Tra le attività di capacity building: 5 giorni intensivi di formazione sulle tecniche agroecologiche e le buone pratiche di agricoltura rigenerativa e 130 visite “di coaching”, per l’accompagnamento dei 22 gruppi di donne nel monitoraggio e valutazione dell’implementazione delle buone pratiche. Infine, Acra ha realizzato 3 atelier per la creazione di una rete di donne promotrici dell’agricoltura rigenerativa, attraverso testimonianze ispiranti di donne attive nel settore agroecologico, formazioni in leadership, sensibilizzazioni comunitarie, brainstorming, lavori di gruppo e restituzione delle buone pratiche acquisite.

Empowerment individuale e collettivo

Uno dei principali risultati del progetto “Coltiviamo sostenibile” è aver contribuito a un processo che ha favorito l’empowerment individuale e collettivo delle partecipanti, incoraggiando un approccio inclusivo e partecipativo alla trasformazione sociale e ambientale delle proprie comunità.

E questo è il commento che ci ha lasciato Diabou Manga (foto sopra), la presidente del “Gruppo di promozione femminile Diagho” che ha preso parte al progetto: «Durante le formazioni con Acra abbiamo appreso nuove tecniche di agricoltura biologica e come fare il compostaggio. Questa tecnica ci consente di risparmiare, perché non dobbiamo più acquistare concime chimico per arricchire il terreno del nostro orto, ed è un processo naturale, più benefico per la salute delle persone e dei terreni che coltiviamo, grazie al quale abbiamo visto moltiplicarsi i nostri raccolti!». Inoltre, il progetto di Acra aveva come obiettivo finale la creazione di forti legami tra le donne partecipanti, per formare una rete di donne promotrici dell’agricoltura rigenerativa e portavoce della comunità sui temi legati alla protezione ambientale e alla lotta al cambiamento climatico. Questa rete sarà la base per lo scambio di conoscenze, la condivisione di risorse e la creazione di partenariati futuri.

Il progetto

Coltiviamo sostenibile: promozione dell’agricoltura rigenerativa in Casamance, Senegal”,è un progetto realizzato dall’ong ACRA, grazie al sostegno dei fondi dell’Otto per Mille 2023 dell’Unione Buddhista Italiana. Per saperne di più: https://is.gd/1RtbI7

Questo articolo redazionale è stato pubblicato nell’inserto Coopera della Rivista Africa (n. 4/2024)

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