Lo Stato del Senegal si costituirà parte civile per ottenere un risarcimento nel procedimento giudiziario aperto contro l’oppositore Ousmane Sonko e il suo avvocato franco-spagnolo Juan Branco, in relazione ai recenti disordini nel Paese. È quanto annunciato ieri nella conferenza stampa indetta dagli avvocati dello Stato senegalese, secondo le Monde e l’Afp.
“Lo Stato ha subito attacchi e saccheggi di beni pubblici” in diversi settori, tra cui i trasporti e l’acqua, “su tutto il territorio nazionale, oltre alle perdite registrate dal settore privato”, ha detto l’avvocato Ndèye Anta Mbaye. Lo Stato, ha aggiunto, “non risparmierà alcuno sforzo per rendere efficace il risarcimento dei danni”. Non è stata precisata la valutazione degli asseriti danni subiti dallo Stato.
Da più di due anni il Senegal vive rare difficoltà a causa dello stallo in cui si scontrano il potere e l’oppositore Sonko, incarcerato a fine luglio con diverse accuse, tra cui “appello all’insurrezione”, “associazione per delinquere in relazione ad un’impresa terroristica” e “minare la sicurezza dello Stato”.
Sonko, dichiarato candidato alla presidenza del 2024, è stato condannato in appello a sei mesi di carcere con sospensione della pena, a maggio, per diffamazione di un ministro, e a due anni di carcere a giugno per corruzione della gioventù.
L’oppositore ha iniziato uno sciopero della fame il 30 luglio. È ricoverato in ospedale dal 6 agosto ed è stato ricoverato in terapia intensiva la settimana scorsa, secondo i suoi avvocati.
L’avvocato Branco, difensore di Ousmane Sonko, è stato incarcerato all’inizio di agosto a Dakar in relazione a questi disordini, posto sotto controllo giudiziario prima di essere espulso in Francia.