Non ci sarà un terzo mandato e non ci dovrebbe essere nemmeno una proroga rispetto alla naturale scadenza del 2 aprile. Questo ha detto ieri il presidente del Senegal, Macky Sall, parlando davanti ad alcuni media senegalesi nel corso di un intervento che era stato annunciato il giorno prima.
“Lo dirò chiaramente oggi. La mia missione come presidente della repubblica terminerà il 2 aprile”, ha detto Macky Sall precisando che la nuova data delle elezioni si conoscerà già lunedì. Il rinvio delle elezioni presidenziali in Senegal da febbraio al 15 dicembre è stato dichiarato incostituzionale.
Le elezioni da programma si sarebbero dovute tenere alla fine di febbraio, erano state rinviate al 15 dicembre su decisione dello stesso Sall e successivo voto parlamentare. Una decisione che aveva scatenato l’opposizione e innescato manifestazioni di piazza, fino al colpo di scena del Consiglio Costituzionale che aveva annullato le decisioni prese da Macky Sall chiedendogli al contempo di convocare nuove elezioni nel minor lasso di tempo possibile.
“Se al termine di queste consultazioni non vi sarà un consenso, firmerò personalmente un decreto convocando il corpo elettorale”, ha aggiunto Macky Sall chiedendo di distinguere tra le elezioni e la fine del mandato. Lo stesso ha poi precisato che lunedì dovrebbe essere nota la nuova data delle elezioni.
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) sta monitorando la situazione in Senegal e auspica una “rapida risoluzione” della crisi politica per garantire la continuazione della stabilità nel Paese. A fare queste affermazioni è stata ieri la portavoce dell’Fmi, Julie Kozack.
“Stiamo monitorando attivamente la situazione in Senegal. Stiamo interagendo con le parti interessate e speriamo vivamente che vi sia una rapida risoluzione per garantire la continuazione della stabilità e del progresso economico nel Paese”, ha detto Kozack ai giornalisti durante una conferenza stampa.