Senegal, marcia contro il rinvio delle elezioni rinviata a sabato

di claudia
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Il collettivo “Aar Sunu Election” ha annunciato una nuova data per una marcia di protesta contro il rinvio delle presidenziali in Senegal. Prevista per ieri, la manifestazione è stata vietata dal prefetto di Dakar. Una nuova domanda è stata fatta per sabato 17 febbraio a partire dalle ore 11.00

Il collettivo, desideroso di mantenere una mobilitazione cittadina forte e pacifica, invita i senegalesi a esprimere il loro rifiuto del rinvio delle elezioni presidenziali con mezzi legali e pacifici. Tra le azioni proposte ci sono marce silenziose, operazioni di chiusura delle attività in città, scioperi generali e servizi minimi nel settore pubblico, parapubblico e persino privato. Oltre a queste azioni, il collettivo incoraggia anche sit-in senza preavviso in luoghi pubblici, offrendo così ai cittadini diverse modalità per partecipare alla protesta in modo non violento.

In questi giorni l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a chiesto indagini in tempo rapido, approfondite e indipendenti sulle violenze che hanno accompagnato le manifestazioni contro il rinvio delle elezioni.

L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani si è detto “profondamente preoccupato” per la crisi in Senegal derivante dalla “sospensione delle elezioni presidenziali”, denunciando un “uso inutile e sproporzionato della forza contro i manifestanti e restrizioni allo spazio civico”.

“Almeno tre giovani sono stati uccisi durante le proteste e almeno 266 persone sarebbero state arrestate in tutto il Paese, compresi giornalisti”, ha detto la portavoce Liz Throssell in una conferenza stampa all’Onu a Ginevra.

Date le sfide e le preoccupazioni legate alle circostanze legate al rinvio delle elezioni, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk invita il governo a garantire che il dialogo nazionale proposto sia il più ampio possibile e garantisca un’autentica partecipazione dei gruppi di opposizione, delle donne, giovani e gruppi emarginati.

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