Alcuni giorni fa, un bambino di 12 anni, un giovane talibé, è stato picchiato a morte dal suo insegnante del Corano in un collegio in Yembeul, un sobborgo di Dakar, la capitale senegalese. Questo incidente ha rilanciato la polemica sulle condizioni di vita e sull’educazione dei talibé, questi bambini spesso di età compresa tra 5-15 anni, affidati dai genitori a un insegnante coranica (o marabout), in modo che offra loro un’educazione religiosa. Questa educazione si svolge in una daara, una scuola coranica. In cambio, il talibé deve eseguire le faccende domestiche e generalmente sono costretti a mendicare per le strade per sostenere se stessa e le esigenze dei maestri e delle loro famiglia.
Matar Gueye, Vicepresidente dell’organizzazione islamica Jamra, una Ong che si batte contro gli abusi sui minori, ha più volte chiesto che cambino i metodi educativi delle scuole coraniche in Senegal e che venga effettuata un’attenta selezione di chi le gestisce. Matar Gueye condanna la rassegnazione della società senegalese di fronte al destino tragico di molti talibés e chiede una maggiore tutela dei bambini.
(29/07/2015 Fonte: Bbc)
Senegal – Morto un piccolo talibé. Polemica sulle scuole coraniche
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