Senegal: naufragio di Mbour, solidarietà alle famiglie dei migranti

di claudia
Bassirou Diomaye Faye

Il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye (nella foto), si è recato a Mbour ieri per esprimere la sua solidarietà e fornire sostegno alle famiglie in lutto, in seguito al tragico affondamento di una canoa che trasportava migranti. Questo incidente, avvenuto pochi giorni fa, è costato la vita a numerose persone, gettando la comunità senegalese in una profonda tristezza. L’ultimo bilancio è di 39 morti, ma erano 150 le persone a bordo.

Al suo arrivo, il presidente si è recato direttamente sulla spiaggia dove è avvenuta la tragedia, per informarsi sulla situazione. Accompagnato dalle autorità cittadine e da alcuni membri del governo, ha potuto constatare l’entità della vicenda e parlare con le squadre di soccorso ancora mobilitate sul posto, riferisce il sito Senego.

Anche il partito Rewmi di Idrissa Seck ha reagito : “Il Senegal ha appena vissuto ancora una volta una tragedia legata all’emigrazione irregolare, con l’affondamento di una canoa a Mbour che ha provocato decine di vittime. Questa tragedia è l’ultimo di una lunga serie di incidenti e di naufragi di imbarcazioni di fortuna che cercavano di raggiungere l’Europa”, dichiara il partito in un comunicato, esprimendo le condoglianze “a tutte le famiglie in lutto. Il Rewmi chiede al governo di adottare tutte le misure economiche e strutturali necessarie per arginare tali disastri, di garantire alle famiglie tutto l’aiuto di cui hanno bisogno in questi tempi difficili e di individuare tutte le responsabilità”.

Il leader della coalizione “Geum Sa Bopp, i jambaars”, Bougane Gueye Dany, si è recato a Mbour per seguire la sepoltura dei migranti. Durante la sua visita al cimitero Liberté 2 Extension, ha pregato per i defunti e ha fornito sostegno alle famiglie in lutto. Bougane ha colto l’occasione per sensibilizzare i giovani locali sui “pericoli dell’immigrazione irregolare”, riaffermando la sua “vicinanza” alla comunità e il suo ruolo attivo nei momenti di crisi.

Da oltre un anno le autorità senegalesi hanno preso la questione emigrazione clandestina molto sul serio, ma le partenze continuano nonostante i provvedimenti adottati finora.

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