In Senegal, dopo giorni di attesa, il primo ministro Ousmane Sonko ha rivelato i nomi dei membri del suo governo, composto da 25 ministri e 5 segretari di Stato. È la prima squadra governativa sotto l’era del presidente Bassirou Diomaye Faye.
Questo governo, secondo il suo leader, vuole essere “unificatore, razionale, vicino, innovativo, efficiente ed esclusivamente al servizio del benessere dei senegalesi.
Le priorità sono la gioventù, l’istruzione, la formazione, l’imprenditorialità e dell’occupazione dei giovani e delle donne; la lotta all’alto costo della vita e il miglioramento del potere d’acquisto della popolazione; la giustizia e la tutela dei diritti umani, il buon governo, la trasparenza, la responsabilità e il miglioramento del sistema democratico ed elettorale. Ousmane Sonko e i suoi ministri si impegneranno – è quando dichiarato – nella lotta per la sovranità economica, lo sfruttamento ottimale delle risorse naturali, la prosperità e lo sviluppo endogeno complessivo. L’ultima priorità è il consolidamento dell’unità nazionale e della coesione sociale, nonché il rafforzamento della sicurezza, della pace e della stabilità del Paese.
I ministri che occupano un’altra posizione ufficiale hanno un mese per dimettersi.
A capo della diplomazia va Yassine Fall, ricca di esperienze nel sistema delle Nazioni Unie, e quadro importante dell’ex partito Pastef (di Sonko e Diomaye).
Un’altra donna, Fatou Diouf, è stata nominato al delicato dipartimento della pesca, un settore fondamentale per il Paese, ma in difficoltà. L’ingegnere Alioune Sall, deputato della coalizione Yewwi Askan Wi, capo del Pastef in Francia, è il nuovo ministro della Comunicazione.
Birame Souleye Diop, un altro amministratore del Pastef, guida il ministero dell’Energia, del petrolio e delle miniere.
L’ex procuratore Ousmane Diagne è il nuovo ministro della Giustizia.