Senegal, oggi giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime degli scontri

di Valentina Milani

Il presidente della Repubblica Macky Sall ha dichiarato che la giornata di oggi sarà di lutto nazionale in memoria di coloro che sono morti durante le proteste in Senegal. Previste bandiere a mezz’asta e momenti di preghiera per le persone decedute ma anche per la pace e la stabilità in Senegal.

Nel frattempo, invitato su Tmc, una filiale del gruppo TF1, Ousmane Sonko ha affermato che la massiccia partecipazione dei giovani alle manifestazioni dei giorni scorsi, a prescindere dal suo caso giudiziario, rivelerebbe il fallimento politico, economico e sociale del presidente Macky Sall.
“Quelli che sono andati a saccheggiare i negozi sono persone che non possono sbarcare il lunario. Non abbiamo un sentimento antifrancese, le cose devono essere molto chiare”, ha detto. Il leader del Pastef ha ribadito di essere contrario alla violenza, ma favorevole alla mobilitazione. “Ho chiesto la fine della violenza, ma per mantenere la mobilitazione. Queste sono due cose diverse. Stiamo continuando una mobilitazione, massiccia, pacifica”.

Riguardo agli scontri che si sono verificati in Senegal in relazione al caso Sonko, Amnesty International chiede “un’indagine indipendente e credibile”. Ousmane Aly Diallo, ricercatore per conto dell’organizzazione, facendo riferimento ai dati della Croce Rossa, parla di 11 persone morte e 235 feriti imputabil all’ “uso eccessivo della forza nel contesto del mantenimento dell’ordine da parte delle forze di polizia e della gendarmeria”. Amnesty, come aveva già fatto Reporter sans Frontieres, segnala anche attacchi ai giornalisti e alla libertà di stampa. Diallo ritiene che sarebbe sbagliato menzionare attualmente l’ipotesi di “crimine contro l’umanità”, portata avanti da alcune associazioni che hanno presentato un’istanza alla Corte Penale Internazionale dell’Aja. Si può parlare di crimine contro l’umanità, osserva Diallo, nel caso di “atti di violenza che vengono commessi nel quadro di un attacco generalizzato o sistematico contro una popolazione civile”. Per il momento questa soglia non è stata a suo avviso varcata in Senegal e parlare di “omicidi volontari” gli appare improprio. 

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