Il traffico di migranti passa sempre di più attraverso i social network: è un aspetto sul quale ha insistito Amado De Andrès, rappresentante dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine (Unodc) per l’Africa centro-occidentale, durante la conferenza regionale sulla lotta alla tratta di persone e al traffico di migranti svoltasi nei giorni scorsi a Dakar, in Senegal.
Secondo Rfi, che dà notizie dalla conferenza, Unodc, che organizzava l’incontro, sta iniziando a lavorare a una campagna di prevenzione rivolta alle donne, ma anche ai bambini, per aiutare a sensibilizzare contro questa tendenza. Sta anche lavorando per identificare le pratiche per catturare le future vittime della tratta di esseri umani. La campagna è già online.
Per tre giorni, funzionari della sicurezza e della giustizia di 18 Paesi africani ed europei si sono riuniti per fare il punto sugli impegni della “Dichiarazione di Niamey”. Adottata nel 2018, mira a migliorare il coordinamento tra gli Stati, ad esempio in termini di raccolta di dati o assistenza giudiziaria reciproca.