L’oppositore senegalese Ousmane Sonko, principale avversario politico di Macky Sall, è stato condannato oggi a due anni di carcere per corruzione della gioventù, ma assolto dall’accusa di stupro e minacce di morte, nell’ambito del processo “Sweet Beauty” intentato dall’ex impiagata di un salone di cure e massaggi, Adji Sarr.
La titolare dell’attività, Ndeye Khady Ndiaye, è condannata anche lei a due anni di carcere per istigazione alla depravazione. È stata assolta per complicità in stupro e diffusione di immagini false. Entrambi sono stati condannati a versare congiuntamente circa 30.000 euro ad Adji Sarr.
Secondo Abdoulaye Tall, uno degli avvocati di Sonko, il giudice non ha emesso un mandato d’arresto. Sonko e i suoi sostenitori denunciano da tempo un fascicolo strumentalizzato per escluderlo dalla vita politica e soprattutto dalla corsa alle prossime presidenziali. Sonko è già stato condannato anche in un altro processo per diffamazione, intentato dal ministro del Turismo.
