Senegal, osservatori europei nel Paese in vista delle elezioni

di claudia
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di Andrea Spinelli Barrile

Gli osservatori internazionali dell’Unione europea (Eu Eom) inviati in Senegal per seguire le elezioni presidenziali del 25 febbraio desiderano incontrare tutti i candidati, i media e la società civile senegalese, al fine di valutare attentamente il processo elettorale. Lo ha annunciato ieri in una conferenza stampa il capo della missione di osservazione europea in Senegal, Malin Björk.

Il gruppo di osservatori è composto da dieci esperti elettorali ed è arrivato in Senegal lo scorso 13 gennaio. Durante l’intero processo saranno presenti “più di 130 osservatori provenienti dai 27 Stati membri dell’Ue, Svizzera, Norvegia e Canada” ha detto Malin Björk, che è deputata al Parlamento europeo. “Queste elezioni appartengono al popolo senegalese. Vogliamo contribuire, attraverso la nostra valutazione obiettiva, a un processo elettorale democratico in cui tutte le voci possano essere ascoltate e le scelte degli elettori senegalesi rispettate”. Il gruppo degli osservatori europei ha già avuto colloqui con i vertici della Direzione generale delle elezioni (Dge) e della Commissione elettorale nazionale autonoma (Cena).

“La missione ascolta con molta attenzione tutti gli interlocutori per conoscere la loro valutazione del processo elettorale, del contesto politico e giuridico, il rispetto delle libertà fondamentali come la libertà di candidarsi e di fare campagna elettorale liberamente. Ascolteremo le loro preoccupazioni e le loro aspettative per un’elezione che segnerà il futuro del Senegal. La missione desidera incontrare tutti i candidati alle elezioni presidenziali, ovunque si trovino e qualunque sia la loro situazione attuale”. Björk ha sottolineato, a questo proposito, che le sue squadre stanno “prendendo le misure necessarie” per incontrare in carcere il candidato Bassirou Diomaye Faye, scelto dal leader dell’opposizione Ousmane Sonko, anch’egli incarcerato e la cui candidatura è stata invalidata, espresso dal progetto sovranista e panafricanista del disciolto partito Pastef (Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fraternità).

Due giorni dopo le elezioni presidenziali l’Eu Eom pubblicherà i suoi primi risultati in una dichiarazione preliminare che sarà presentata in una conferenza stampa. La missione resterà in Senegal fino alla fine del processo elettorale, anche in caso di un eventuale secondo turno.

Comincia ufficialmente domenica 4 febbraio la campagna elettorale per i 20 candidati alle elezioni presidenziali in Senegal. A riferirlo sono oggi i media locali, ricordando che la campagna elettorale proseguirà fino al 23 febbraio.

Secondo le informazioni rese note, tutti i candidati tranne uno potranno utilizzare la TV di Stato RTS per tre minuti ogni giorno nella loro campagna. L’unico escluso dall’utilizzo dell’emittente televisiva di Stato è Bassirou Diomaye Faye, detenuto dallo scorso aprile, al quale i giudici non hanno garantito la libertà su cauzione per fare la campagna elettorale.

Le elezioni presidenziali avranno luogo il 25 febbraio e il presidente eletto entrerà in carica il 2 aprile 2024.

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