In Senegal, la piattaforma di organizzazioni e partiti F24 “denuncia con forza le ingiustizie che già inquinano il processo elettorale”. L’organizzazione denuncia tra l’altro la mancata reiscrizione nelle liste elettorali e la mancata consegna dei moduli di patrocinio al candidato Ousmane Sonko – leader dell’opposizione, Ndr – in violazione della decisione del giudice. Sostiene che tale atteggiamento mira a eliminare, ancora una volta, un candidato alla presidenza, come già avvenne nel 2019.
La Direzione generale delle elezioni (Dge) ha dichiarato di attendere la decisione giudiziale del processo d’appello del caso relativo alla cancellazione di Ousmane Sonko dalle liste elettorali per sapere se consegnare o meno i moduli di endorsement al candidato alle presidenziali.
In un comunicato stampa, il direttore generale delle elezioni, Tanor Thiendella Fall, tiene a precisare che non esiste ancora una decisione definitiva, poiché lo Stato del Senegal ha deciso di avvalersi dei mezzi di ricorso a sua disposizione. “Al termine di questo processo, lo Stato del Senegal si atterrà alla decisione presa”, sostiene Fall.
Il presidente dell’Alta Corte di Ziguinchor (sud), investito di un ricorso presentato dagli avvocati di Sonko, ha ritenuto “irregolare” la sua rimozione dalle liste elettorali, l’ha annullata e ha ordinato la sua nuova registrazione.
Sonko, candidato alle elezioni presidenziali del 25 febbraio 2024, è stato arrestato il 28 luglio e accusato di incitamento all’insurrezione, associazione a delinquere, messa in pericolo della sicurezza dello Stato e cospirazione contro l’autorità statale.
I leader della piattaforma di forze attive F24 ricordano che “la legge elettorale è la base [della] democrazia” e che “non spetta alla Dge violare i diritti fondamentali di un candidato”.
“L’F24 denuncia e condanna fermamente il trattamento ingiusto riservato dalle autorità ai candidati dell’opposizione (…) Paradossalmente, il candidato del governo, Amadou Ba, continua tranquillamente la sua campagna sotto la copertura del suo ufficio e con i mezzi dello Stato”, hanno affermato i leader della piattaforma.
